La manifestazione dei coletes amarelos a Viseu. Foto via Twitter

I gilet gialli portoghesi

Redazione

In Portogallo l’estrema destra prova a importare la protesta francese con i coletes amarelos

Ci sono gilet gialli nei luoghi più inspiegabili, tanto che il binomio francese gilet jaunes è tradotto in quasi tutte le lingue d’Europa. Ora anche in portoghese, dove i coletes amarelos stanno organizzando le loro ancora timide manifestazioni. Ieri erano previste proteste per il paese, era stata allertata la polizia, i politici avevano invitato alla calma, e anche se il fenomeno risulta essere modesto e ridotto, soprattutto rispetto alle dimensioni della protesta francese, le autorità portoghesi hanno deciso di non sottovalutarlo.

  

Risulta difficile capire da cosa nascano i gilet gialli declinati nella versione portoghese, in un paese che viene da tre anni di crescita economica e di calo della disoccupazione e dove il primo ministro António Costa e il governo socialista di minoranza, l’ultimo bastione rimasto in Europa, godono ancora del consenso degli elettori, il 70 per cento dei portoghesi si dice soddisfatto. Ma il problema è lì, è in quel trenta per cento che alle elezioni di ottobre del 2019 potrebbe scegliere di votare per un nuovo partito, un partito anti immigrazione, anti sistema, anti Europa. Questo partito ancora non è emerso, ma si sta facendo largo tra le maglie della rete come forza di estrema destra e populista. I coletes amarelos sono il primo prodotto di questa forza. E’ ancora difficile valutare di quanto supporto godano questi gilet gialli portoghesi, sono sponsorizzata da una serie poco organizzata e confusa di pagine sui social, la più seguita ha dodicimila follower, sono confusi anche gli obiettivi: qualcuno chiede l’abolizione dei pedaggi autostradali, qualcuno il taglio delle tasse, altri, genericamente, invocano l’insurrezione rivoluzionaria. I sindacati non li sostengono, l’estrema sinistra nemmeno. Con loro, o dietro di loro, in Portogallo c’è soltanto l’estrema destra che, come altrove in Europa, ha preso i gilet jaunes, li ha tradotti nella propria lingua e ha accumulato pretesti, li ha spinti a scendere in piazza e li ha trasformati nel simbolo della lotta al mondo liberale.

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