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Perché Sarkozy è in stato di fermo a Parigi

Redazione

L'ex presidente francese è stato convocato per essere interrogato nell’ambito dell’inchiesta sui possibili finanziamenti da parte della Libia alla campagna elettorale presidenziale che lo portò all’Eliseo nel 2007

L'ex presidente francese Nicolas Sarkozy è in stato di fermo nella sede della polizia giudiziaria di Nanterre, nel centro polifunzionale della Défense, comune nella fascia nord-ovest di Parigi. Sarkozy è stato convocato per essere interrogato nell’ambito dell’inchiesta sui possibili finanziamentida parte della Libia alla campagna elettorale presidenziale che lo portò all’Eliseo nel 2007. Il procedimento era stato aperto nel 2013 e questa è la prima volta che viene interrogato su tali accuse: l'inchiesta è nata dopo la pubblicazione di alcuni documenti riservati sul sito Mediapart. Secondo la legge francese lo stato di fermo può durare fino a 48 ore, dopodiché Sarkozy o verrà rilasciato oppure verrà condotto davanti al magistrato e potrebbe rischiare l’incriminazione.

 

Le indagini avevano subito una svolta nel novembre 2016 quando l'intermediario Ziad Takieddine aveva confessato di aver trasportato 5 milioni di euro in contanti da Tripoli a Parigi tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007 e di averli consegnati a Claude Guéant, ex segretario generale della Presidenza della Repubblica francese, e Nicolas Sarkozy, allora ministro dell'Interno.

 

Nel gennaio di quest'anno, inoltre, all'aeroporto londinese di Heathrow era stato arrestato, su mandato di arresto internazionale emesso dalla Francia, il 58enne Alexandre Djouhri, uomo d'affari francese che secondo l'accusa avrebbe fatto da tramite tra l'ex leader libico Muammar Gheddafi, e lo staff dell'ex presidente francese per il recapito dei finanziamenti illeciti. Djouhri è ancora recluso nel Regno Unito e l'udienza per l'estradizione inizierà il 17 aprile.

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