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Milizie fedeli ad Assad attaccano i curdi in Siria, gli americani rispondono con raid aerei

Redazione

Sarebbero almeno 100 i combattenti uccisi dalle bombe. Pentagono: “E’ autodifesa”. I tentativi del regime di riprendere i territori già strappati a settembre allo Stato islamico

La coalizione a guida americana che sta combattendo lo Stato islamico nell’est della Siria ha bombardato ieri alcune postazioni delle forze fedeli al regime di Assad. Sarebbero almeno 100 i combattenti morti nel raid, ha fatto sapere la Coalizione in una nota. A rendere necessario l'attacco aereo è stato l'assalto delle milizie filo-regime ("colpi di artiglieria e di carri armati") a un quartier generale delle Forze democratiche siriane, composte in maggioranza da curdi, nel quale consiglieri militari anche americani stavano lavorando con i combattenti locali sostenuti dagli Stati Uniti.

 

L’attacco è avvenuto a Kusham, a sud di Deir Ezzor, poco oltre il fiume Eufrate che divide le forze assadiste e i loro consiglieri iraniani e russi dalle forze curdo arabe. I militari americani nell’est della Siria sono circa duemila e appoggiano circa 50 mila combattenti.

 


A settembre Daniele Raineri aveva spiegato cosa sta accadendo nella zona e quali sono i problemi irrisolti in Siria

 

Si tratta di una zona molto lontana da Afrin, il cantone nel nord della Siria dove da settimane ci sono scontri tra i soldati turchi e i miliziani curdi.

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