Erdogan sta imponendo la sharia
Era laica, ma oggi la Turchia si sta islamizzando sempre di più, scrive il Washington Post (21/2)
Nelle scorse settimane, i funzionari turchi, in quella che è ancora, almeno nominalmente, una repubblica laica, hanno rotto con decenni di precedenti: hanno iniziato a descrivere lo schieramento militare del paese in Siria come ‘jihad’”. Così Soner Cagaptay, senior fellow del Washington Institute for Near East Policy e autore di “The New Sultan”.
“Durante i primi due giorni dell’operazione , che è iniziata il 20 gennaio, la Direzione degli affari religiosi del governo ha ordinato a tutte le circa 90 mila moschee della Turchia di trasmettere dal Corano ‘la preghiera della conquista’, attraverso gli altoparlanti sui loro minareti. Integrare la jihad, che sanziona la violenza contro coloro che ‘offendono l’islam’, è un passo cruciale verso la sharia. In occidente, la legge della sharia è spesso associata a punizioni corporali, come decapitazioni eseguite da estremisti islamici e simili dello Stato islamico. In realtà, solo alcuni paesi, come l’Iran e l’Arabia Saudita, emanano la sharia in questa forma. La maggior parte dei paesi musulmani ha un mix di leggi religiose e laiche. Nella sua pratica più ampia, la sharia, quindi, non è un mantello nero o l’ascia del boia, ma piuttosto un velo impermeabile che avvolge l’intera società. Molti musulmani piamente scelgono individualmente di rispettare alcuni o tutti i principi della legge della sharia, che guida la loro religiosità.
Ma, come forza politica, la sharia trae il suo potere dai meccanismi di pressione governativa e sociale. Insieme, costringono i cittadini ad aderire allo spettro conservatore dell’islam. La Turchia, istituita come repubblica laica da Mustafa Kemal Ataturk alla fine della Prima guerra mondiale, riuscì a lungo a tenere la sharia fuori dalla sfera ufficiale. Mentre il sistema costituzionale laico permane, le mie ricerche, i sondaggi e i recenti sviluppi in Turchia dimostrano un cambiamento pericoloso. Negli ultimi anni, il governo guidato da Recep Tayyip Erdogan ha limitato le libertà individuali, oltre a sanzionare le persone che ‘insultano l’islam’ o trascurano le pratiche islamiche.
La rete televisiva turca controllata dallo stato, Trt, diffama coloro che non partecipano alle pratiche islamiche. L’istruzione è un pilastro fondamentale negli sforzi di Erdogan per gettare una membrana di sharia nel paese. Il sistema educativo della Turchia, come la polizia, cade sotto il controllo del governo centrale, e il ministero dell’Istruzione ha esercitato pressioni sui cittadini affinché si conformassero alle pratiche islamiche conservatrici nelle scuole pubbliche. Il Diyanet, il ministero degli Affari religiosi, ha iniziato a introdurre elementi della legge della sharia nella società turca.
Quelli che si aspettano che Erdogan dichiari la legge islamica in Turchia – conclude Soner Cagaptay – dovranno aspettare un po’. Il cambiamento non avverrà durante la notte ma gradualmente, con il velo diafano della sharia che discende”.
L'editoriale dell'elefantino