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Perché 200 mila salvadoregni dovranno andarsene dall'America (e non è tutta colpa di Trump)

Redazione

Il presidente americano ha deciso di non prorogare il Temporary Protected Status (TPS), concesso in seguito ai terremoti che colpirono il paese il 13 gennaio e del il 13 febbraio 2001

L'amministrazione Trump ha annunciato che l'America annullerà i permessi di soggiorno e di lavoro a quasi 200 mila persone originarie del Salvador. Il presidente americano ha deciso infatti di non prorogare il Temporary Protected Status (TPS), concesso in seguito ai terremoti che colpirono il paese il 13 gennaio e del il 13 febbraio 2001 (entrambi di magnitudo 7,7), provocando oltre 1.200 morti e quasi 9 mila feriti.

 

Il TPS era stato creato nel 1990 dalla presidenza George H. W. Bush. Il programma autorizza le persone che provengono da paesi colpiti da conflitti armati, disastri ambientali o epidemie, indipendentemente dal fatto che siano entrati o meno legalmente negli States, a vivere e lavorare legalmente.

 

Secondo quanto indicato dall'amministrazione i salvadoregni avranno tempo sino al 9 settembre del 2019 per lasciare il paese, oppure di trovare un modo legale per rimanere negli Stati Uniti. Chi non si atterrà alle nuove normative rischierà l'arresto e il rimpatrio.

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