Niente visti per andare a Londra, ma non chiamatela libera circolazione

Redazione

Dopo la Brexit il Regno Unito garantirà l'accesso per brevi periodi. Ma chi intende lavorare dovrà sottostare alle nuove leggi. Dalla Germania, Gabriel attacca May: "Non ha una strategia"

Secondo alcune indiscrezioni riportate dalla stampa britannica, il Regno Unito potrebbe garantire ai cittadini dell'Ue l'ingresso sul suo territorio senza necessità di visti anche dopo la Brexit. La concessione che Londra offrirà a Bruxelles nel suo piano sulla gestione delle frontiere, che sarà presentato entro la fine dell'anno, fa riferimento però solo alle permanenze più brevi, come quelle dei turisti. Chi vorrà lavorare nel Regno Unito, invece, dovrà attenersi alle nuove restrizioni che saranno previste dalla legge britannica in tema di immigrazione. Non si può parlare, quindi, di libertà di movimento per i cittadini europei. I lavoratori non potranno essere assunti o chiedere alcun benefit senza avviare un lungo iter burocratico. Tra gli obiettivi di Londra resta quello di controllare i flussi della manodopera qualificata nel paese che potrebbe essere soggetta a un sistema di quote.

 

Nonostante le ultime proposte britanniche, i dubbi di Bruxelles sulla strategia di Londra nei negoziati sulla Brexit restano molti. "Quando mi danno i report dei negoziati è sempre un 'buon clima, nessun risultato'", ha detto a Buzzfeed il ministro degli Esteri tedesco, il socialdemocratico Sigmar Gabriel. "Le proposte degli inglesi non sono molto realistiche", ha spiegato Gabirel. Anzi, h aggiunto, è difficile capire quale possa essere la strategia che sia nei migliori interessi dei cittadini britannici, dato che "la cosa migliore sarebbe quella di restare [nell'Ue, ndr]. Purtroppo non è possibile".

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