J. K. Rowling

J. K. Rowling “trolla” Trump su una fake news. E deve chiedere scusa

Redazione

La scrittrice inglese, creatrice di Harry Potter, aveva attaccato il presidente Usa perché non aveva stretto la mano ad un bambino disabile. Non era vero

Quando si parla di Donald Trump J. K. Rowling assomiglia più a Lord Voldemort che al coraggioso e nobile maghetto Harry Potter creato dalla sua fantasia. La scrittrice inglese non sopporta il presidente americano e la cosa, probabilmente, è reciproca. Non fosse altro perché, da quando Trump è alla Casa Bianca, la Rowling ha trasformato il suo profilo Twitter in un pulpito da cui lanciare invettive a 140 caratteri. In pochi mesi, l'autrice più ricca della storia recente della letteratura, si è trasformata in un vero e proprio “troll” anti-trumpiano. E ovviamente, accecata dalla propria rabbia, non è riuscita a sfuggire alla regola della fake news. 

 

Le è successo lo scorso 24 luglio commentando le immagini di una conferenza sull'assistenza sanitaria alla Casa Bianca. Nel video Trump, dopo aver parlato, salutava e stringeva la mano ad alcune persone. Tra questi un bambino su una carrozzina che però, pur allungando la propria manina, veniva ignorato. Rowling ha subito twittato criticando il “narcisismo” di un presidente così pieno di sé da ignorare persino un bambino in carrozzina. Peccato che il video era solo un estratto. Entrando nello studio ovale Trump non solo aveva salutato al bambino ma si era fermato qualche secondo a parlare con lui. Anche la mamma del piccolo, Marjorie Kelly Weer, è intervenuta per dire che Trump non aveva affatto snobbato il figlio.

 

 

A questo punto la scrittrice, dopo essere stata per giorni bersaglio degli attacchi dei filo-Trump, ha deciso di ammettere l'errore. E, sempre su Twitter, ha chiesto scusa al bambino e alla sua famiglia.

 

 

 

 

 

Nessun riferimento, né scusa, al presidente Trump. Lui, anche quando fa una cosa giusta, è comunque il cattivo. 

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