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Gli scafisti sono terroristi

Redazione

Questo è il motivo per cui un’azione militare in acque libiche è legittima

La richiesta del governo di Tripoli all’Italia di partecipare a un’azione militare in acque libiche per fermare gli scafisti ha sollevato una discussione che è sensata se verte sugli aspetti e i problemi pratici di un intervento – comunque complesso e pericoloso – mentre è campata in aria quando riguarda la “legittimità” di un’azione di questo tipo. Al di là delle questioni diplomatiche, che sarebbero risolte dalla richiesta libica, dovrebbe essere chiaro che le azioni disumane degli scafisti e delle mafie che li sostengono sono di tipo terroristico, come ha ricordato qualche giorno fa sul Foglio il ministro Carlo Calenda. Terrorizzano gli immigrati, li sottopongono a vessazioni e torture, li espongono a pericoli indicibili, estorcono loro denaro ed esercitano terrorismo nei confronti del paese di approdo, cioè dell’Italia. Indipendentemente dal fatto che questi gruppi siano collegati o meno con centrali terroristiche, sono le loro azioni ad avere un contenuto terroristico. Se non si riconosce questo carattere (che riguarda gli scafisti, e non i migranti, naturalmente, tranne qualche caso di utilizzo dei canali migratori da parte di terroristi) si subiscono i danni della destabilizzazione, che è il vero scopo del terrorismo.

I terroristi operano attraverso forme violente e ove possibile usando i civili come vittime e ostaggi della loro azione. Le organizzazioni criminali che corrispondono usano questi metodi sono da mettere al bando e da stroncare con forza, compresa naturalmente quella militare. Il fatto che utilizzino e sfruttino un fenomeno geopolitico non cambia le cose, così come il richiamo a finalità religiose non giustifica il terrorismo islamista.