Il premier albanese Edi Rama (foto LaPresse)

Modello Albania

Maurizio Stefanini

Come a Malta, il successo economico spinge la sinistra riformatrice che vince le elezioni politiche

La crescita economia ha fatto vincere la sinistra in Albania, come già è accaduto con i laburisti  a Malta. Il Partito socialista del primo ministro Edi Rama è dato con il 45-49 per cento dei voti, dopo il voto di domenica, i primi scrutini portano la percentuale al 52 per cento, in ogni caso si tratta della maggioranza assoluta in Parlamento. Secondo i dati dell’Economist la crescita del prodotto interno lordo albanese è passata dal 2,8 per cento del 2015 al 3,2 del 2016 e per il biennino 2017-18 è prevista al 3,6. Secondo la classifica annuale Doing Business, l’Albania è salita dalla posizione 90 nel 2016 alla 58esima nel 2017, le imprese italiane e di altri paesi delocalizzano in Albania, e accanto al quasi mezzo milione di albanesi che è emigrato in Italia ci sono ormai oltre ventimila italiani che sono andati a lavorare in Albania. Ma qual è la spiegazione del miracolo economico albanese? “Facile”, disse nel 2015 con stile volutamente provocatorio Edi Rama, quando venne in Italia a parlare a Confindustria Giovani. “Siamo senza Senato, senza sindacati, senza sinistra radicale e senza comici in politica”. In realtà i sindacati ci sono, ma non fanno troppo ostruzionismo a un modello in cui, diceva ancora Edi Rama, “per fare una legge bastano cinque settimane, per aprire un’impresa bastano otto ore e un euro, le tasse sono basse, e sulle leggi sul lavoro a favore delle imprese e sui servizi pubblici ai cittadini siamo più avanti di voi”.

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