Theresa May (foto LaPresse)

Dopo la tragedia di Londra, ecco le critiche a Theresa May

Redazione

La premier contestata per non avere incontrato i parenti delle vittime. I soccorsi vanno avanti e la polizia dice che non si potranno identificare tutte le vittime. Il bilancio sale a 30 morti

Per la polizia britannica probabilmente non sarà possibile identificare tutte le vittime dell'incendio al palazzo di Londra di martedì notte. I Vigili del fuoco sono al terzo giorno di lavoro estenuante, alla ricerca di cadaveri e dispersi – in tutto sarebbero 76 – rimasti all'interno della Grenfell Tower di North Kensington. Finora le vittime accertate sono 30, di cui soltanto 6 sono state già identificate, ma la polizia ha già detto che alla fine potrebbero essere diverse dozzine e che non ci si attende di trovare sopravvissuti. "Speriamo che il bilancio non triplichi", ha detto la polizia metropolitana di Londra.

 

Ma la tragedia della Grenfell Tower rischia di diventare anche l'ennesima preoccupazione politica per la premier Theresa May, che ha chiesto un'indagine approfondita. May è stata criticata perché – a differenza del rivale laburista Jeremy Corbyn e del sindaco di Londra Sadiq Khan – non ha incontrato i parenti delle vittime giovedì, quando si è recata sul luogo del disastro. Downing Street ha puntualizzato che lo scopo della visita era quello di appurare i danni e prendere atto delle risorse necessarie per affrontare l'emergenza. Ma l'incidente diplomatico è stato evidente e la premier ha mostrato il fianco ai suoi detrattori, che non sono pochi in un momento che si presta poco a cadute di stile, tra il fallimento elettorale e i dubbi sulla Brexit. L'ex ministro Michael Portilio è così intervento in televisione e ha detto che la premier "non ha usato umanità" nei confronti dei famigliari delle vittime. May ha cercato di aggiustare il tiro e ha detto che i familiari dei dispersi e di chi ha perso la vita "meritano delle risposte" sulle cause dell'incendio.

 

 

L'attenzione degli inquirenti è sul tipo di rivestimento scelto da chi ha ristrutturato il palazzo nei lavori di ammodernamento di due anni fa. Secondo alcuni esperti, se ne sarebbe potuto scegliere un altro, più resistente alle alte temperature in caso di incendio. L'edificio mancava inoltre di strumenti considerati essenziali in caso di emergenza, come gli allarmi anti-incendio sonori e visivi. Il parlamentare conservatore Chris Philip ha confermato ieri che nel giro di poche settimane ci saranno dei controlli nel quartiere per appurare che lo stesso tipo di rivestimento scadente non sia stato usato in altri edifici.

Di più su questi argomenti: