I soccorritori all'esterno della chiesa di San Giorgio, a Tanta

Bombe contro le chiese cristiane in Egitto. Doppio attentato, più di 30 morti. L'Isis rivendica

Redazione

La prima esplosione a Tanta, a nord del Cairo. Più tardi, un kamikaze si sarebbe fatto saltare in aria all'esterno della chiesa di San Marco ad Alessandria. L'Isis ha rivendicato. E a fine mese arriva il Papa in visita

Roma. Due esplosioni hanno preso di mira le chiese cristiane in Egitto nella domenica delle palme, inizio della Settimana santa. Poco fa, all'esterno della chiesa cattedrale di San Marco, ad Alessandria, un attentatore suicida (secondo le prime informazioni delle forze di sicurezza locali) si è fatto esplodere, causando almeno 11 morti, anche se il bilancio è in costante evoluzione. All'interno dell'edificio di culto, il Papa copto Tawadros II stava presiedendo la liturgia della domenica delle palme, inizio della Settimana santa che porterà alla Pasqua. I feriti sono una settantina.

Qualche ora prima, un'esplosione aveva ucciso almeno 25 persone che si trovavano nella chiesa copta di San Giorgio, nella cittadina sul delta del Nilo di Tanta, a nord del Cairo. Le televisioni locali parlano anche di decine di feriti tra i fedeli riuniti per celebrare la domenica della palme. L'Isis ha rivendicato entrambi gli attentati, riporta Amaq, l'agenzia di stampa di cui il Califfato si serve di solito per divulgare i propri successi.

 

La minoranza cristiana dei copti è stata presa di mira più volte dagli estremisti islamici in questi anni. Gli attacchi sono aumentati con la rimozione dell'ex presidente dei Fratelli musulmani, Mohammed Morsi, in seguito al colpo di stato del 2013 da parte del generale, e attuale presidente, Abdel Fattah al Sisi, che ha poi dichiarato fuori legge la Fratellanza. Una mossa che ha radicalizzato le posizioni tra islamisti e cristiani, considerati dai sostenitori di Morsi tra i principali sostenitori del colpo di stato. Lo scorso 1° aprile un'altra bomba era esplosa davanti a un centro di addestramento della polizia. I feriti furono 16.

 

Se l'ipotesi dell'attentato fosse confermata, si tratterebbe del secondo attacco nei confronti dei copti nel giro di meno di quattro mesi, dopo quello di dicembre dello scorso anno, quando una bomba ha ucciso 25 fedeli nella cattedrale del Cairo. La polarizzazione religiosa nel paese rischia di crescere anche nei prossimi giorni, in vista del viaggio di Papa Francesco in Egitto previsto per il 28 e il 29 aprile prossimi.

* Aggiornato alle ore 14.55