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L'Unesco riscrive la storia: il Monte del Tempio e il Muro del pianto non sono luoghi legati all'ebraismo

Redazione
Una risoluzione del comitato esecutivo ha infatti sancito che questi due luoghi sono sacri soltanto per la religione musulmana, approvando l'utilizzo del solo nome arabo.

L'Unesco – l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura – ha deciso che il Monte del Tempio e il Muro del Pianto non hanno nulla a che fare con l'ebraismo. Una risoluzione del comitato esecutivo ha infatti sancito che questi due luoghi sono sacri soltanto per la religione musulmana, approvando l'utilizzo del solo nome arabo, nonostante il riconoscimento "dell'importanza della città vecchia di Gerusalemme e delle sue mura per le tre religioni monoteiste".

 

"E' una decisione assurda", ha commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Dire che Israele non ha legami con il Monte del Tempio è come dire che la Cina non ha legami con la Grande Muraglia o che l'Egitto non ha nessun legame con le Piramidi: l'Unesco ha perso quel poco di legittimità che ancora aveva".

 

I rappresentanti dei vari schieramenti politici israeliani hanno condannato all'unanimità la decisione dell'Unesco, definendola "vergognosa ed antisemita", come Miri Regev, il ministro della Cultura. Il leader dell'opposizione Isaac Herzog ha accusato le Nazioni unite di voler "riscrivere la storia, distorcendone i fatti: inventare che il Muro del Pianto e il Monte del Tempio non hanno legami con il popolo ebraico è una terribile bugia che serve soltanto ad incrementare l'odio". Anche un rappresentante repubblicano del Congresso Usa, Ted Deutch, ha scritto sul suo profilo Twitter che la decisione è "pericolosa".

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