Justin Trudeau. LaPresse/Palazzo Chigi/Tiberio Barchielli

Quel trivellatore di Justin Trudeau

Gli ecologisti sono in crisi sul premier canadese così inclusivo, scrive il Guardian 

La stampa liberal, forse, si sta lentamente disamorando di Justin Trudeau, l’acclamatissimo premier canadese noto per le sue posizioni progressiste. E’ il caso del quotidiano britannico The Guardian, che la scorsa settimana ha ospitato un articolo dell’ambientalista americano Bill McKibben. “Donald Trump è così spettacolarmente orribile che è difficile voltarsi dall’altra parte. Soprattutto ora che ha scoperto le bombe – esordisce McKibben – “Ma proprio perchè tutti lo stanno fissando a bocca aperta, altri leader mondiali riescono a farla franca su quasi tutti i fronti. Non mi credete? Guardate giusto un paese più a nord, a Justin Trudeau. E’ il magnifico maestro delle politiche inclusive: compassionevole con gli immigrati, martellante sull’inclusione delle donne a tutti i livelli di governo. Dategli pure grande credito là dove è meritato: per molti aspetti lui è l’anti Trump, e non sorprende che i canadesi siano andati in estasi quando è stato eletto. Quando però si parla della questione odierna più importante, il cambiamento climatico, Trudeau è un compare del vecchio tizio arancione di Washington. Non nella retorica: Trudeau dice tutte le cose giuste, al momento giusto. (…) Certe belle parole, però, sono senza senso se si continua a trivellare il terreno per vendere petrolio alla gente. Ed è esattamente quello che sta facendo Trudeau. Sta lavorando duramente, infatti, per far sì che i nuovi gasdotti che attraversano il Canada e gli Stati Uniti portino sempre più petrolio fuori dalle sabbie bituminose di Alberta, il che è uno dei peggiori disastri climatici del pianeta. Lo scorso mese, parlando alla riunione dell’industria petrolifera a Houston, ricevette una standing ovation da parte dei petrolieri per aver detto che nessun paese che trova 173 miliardi di barili di petrolio sottoterra li lascerebbe lì dove sono. (…) Trump, come è logico, sta lavorando con lo stesso impegno per favorire l’industria del fossile. In poche parole sta insultando il pianeta – conclude McKibben – ma almeno non finge di fare il contrario”. Come invece l’“ipocrita” Justin Trudeau. Ma si sa, da parte della stampa ai liberal tutto è concesso. Forse ancora per poco.

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