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Cosa è successo in Ohio, dove un uomo di origini somale ha ferito 11 persone

Redazione

L'attacco nel campus dell'università, dove un diciottenne da tempo residente degli Stati Uniti ha prima tentato di investire i passanti e poi li ha aggrediti col coltello. La polizia lo ha neutralizzato e pensa a un atto terroristico

[aggiornato in redazione alle 7,49] Lunedì un uomo ha assaltato il campus della Ohio State University ferendo undici persone. Un 18enne di origine somala, Abdul Razak Ali Artan, rifugiato residente legalmente negli Stati Uniti, ha prima cercato di investire con l'auto chi incontrava sulla prova strada, cercando poi di colpirli con un coltello da macellaio. Questo almeno quanto ricostruito dagli inquirenti sentendo i testimoni e guardando i filmati delle telecamere di sicurezza. Il tutto è durato pochi minuti. La polizia, che parla di un "atto pianificato in anticipo" non escludendo l'ipotesi terrorismo, è intervenuta rapidamente uccidendo l'assalitore. 

L’allarme è partito via Twitter dal servizio di emergenza dell’università, che indicava la presenza di un uomo armato nel campus ed esortava le persone a mettersi in salvo. Molti studenti si sono chiusi dentro le aule e hanno improvvisato delle barricate con le sedie.

L'assalitore aveva vissuto anche in Pakistan per un breve periodo prima di arrivare in America nel 2007. Le forze dell'ordine non escludono la pista del terrorismo. Da mesi la polizia federale americana ha emanato un allarme nazionale su possibili attentati terroristici perpetrati con dinamiche simili a quella dell'Università dell'Ohio e che sono più semplici da compiere rispetto ad attacchi dinamitardi. Lo stesso Stato islamico ha diffuso video in cui invitava ad attaccare gli "infedeli" con armi da taglio o investendoli.

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