Donald Trump sul palco dell'Hilton, quartier generale repubblicano, durante il suo discorso in cui annuncia la vittoria (foto LaPresse)

Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America

Redazione
Il repubblicano supera la quota magica di 270 grandi elettori e diventa il 45esimo presidente nella storia del paese. Clinton ammette la sconfitta. "Nessun sogno è troppo grande. Mi impegno con ogni cittadino di essere il presidente di ogni americano", sono state le prime parole di Donald. Nel resto del mondo le Borse affondano

Al termine di una notte che ha fatto la storia degli Stati Uniti d'America, Donald Trump sale sul palco della mega sala da ballo dell'albergo Hilton a Manhattan e conferma: la rivale democratica Hillary Clinton "mi ha chiamato e si è congratulata con noi". Il repubblicano diventa così il 45esimo presidente nella storia degli Stati Uniti. Trump ha riconosciuto che la sfida contro l'ex segretario di stato è stata "dura" e che "dobbiamo riconoscere che siamo in debito con lei per il servizio da lei svolto". Dopo una campagna elettorale improbabile e piena di colpi di scena, Trump ne ha messo a segno uno fino alla fine aggiudicandosi la Casa Bianca. Lo fa dicendo che "è tempo per noi di unirci come popolo unito" e che "nessun sogno è troppo grande". "Mi impegno con ogni cittadino di essere il presidente di ogni americano, e questo per me è molto importante. Per quelli che non mi hanno scelto, mi rivolgo a voi per consigli e indicazioni con l'intento di unire il nostro paese. La nostra non e' stata una campagna ma un movimento incredibile" che intende "rinnovare il sogno americano".

 

"Vi prometto che non vi deluderò, faremo un lavoro eccellente", ha assicurato Trump ai suoi sostenitori riuniti all'Hilton. "Spero che alla fine dei 4 anni - ha aggiunto - e forse anche 8 anni, direte che valeva la pena lavorare per questo e che sarete orgogliosi di ciò che abbiamo fatto. La campagna è terminata ma il nostro lavoro è appena all'inizio".

Aggiudicandosi il Wisconsin, il candidato repubblicano ha superato il numero magico dei 270 grandi elettori che erano necessari per conquistare la Casa Bianca. La rivale Hillary Clinton ha concesso vittoria e ha telefonato allo sfidante alzando bandiera bianca. Lo ha detto non molto dopo che il manager della sua campagna, John Podesta, era salito sul palco del Javits Center (il centro congressi dove la candidata democratica ha organizzato l'evento finale dell'Election Day) per dire che la corsa verso la Casa Bianca era "too close to call" e che ogni voto conta negli Stati ancora in bilico e che dunque non sono ancora stati assegnati. "Non è ancora finita", aveva detto a una folla scoraggiata riferendosi all'ex segretario di Stato. Intanto Mike Pence, il vice di Trump, nella sala da ballo dell'albergo Hilton a Manhattan ha esordito dicendo: "Questa è una notte storica".

 

 

Intanto le Borse europee sprofondano sotto l'effetto della vittoria di Trump. Le principali piazze del Vecchio continente rispondono, come era già avvenuto per le piazze asiatiche, ai dati pervenuti da oltre oceano. I mercati hanno aperto con perdite tra i due e i tre punti percentuali, ridotte ora di circa un punto e mezzo percentuale: Parigi meno 1,59 per cento, Francoforte meno 1,76 per cento, Amsterdam meno 1,82 per cento, Bruxelles meno 1,51%. Recupera Londra, che riduce le perdite a meno 0,45 per cento. La Borsa di Mosca, in controtendenza rispetto alle altre piazze azionarie mondiali, è in rialzo. Il Micex, denominato in rubli, avanza dello 0,05 e l'indice Tts, denominato in dollari sale dello 0,17 per cento.

 

La diretta Twitter di Mattia Ferraresi e Paola Peduzzi, inviati a New York, il punto di Giulia Pompili dall'ambasciata americana di Roma e i dati e le curiosità di Matteo Matzuzzi

 

 

 

 

Il racconto di Mattia Ferraresi fuori dal quartier generale di Donald Trump a New York

 

I sondaggi e le analisi sbagliate. Sta succedendo (o forse è già successo). Ci saranno conseguenze in Europa?

 

 

Florida, Ohio, North Carolina. Se vince davvero Trump cosa cambia? Tutto.

 

 

Qualcosa è cambiato. Quello che sembrava improbabile ora non lo è più 

 

 

Ohio, Florida, Virginia. Trump sta dando dura battaglia a Hillary.

 

 

La banda della Columbia suona. Cosa sta succedendo in America

 

 

Piccolo punto demografico sulla situazione elettorale

 

 

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In attesa dei primi risultati gli americani fuori dall'albergo di The Donald cantano l'inno americano