Owen Smith, il dibattito per la Leadership labourista contro Jeremy Corbyn (foto LaPresse)

Laburisti tendenza Di Battista. Owen Smith dice che con l'Isis bisogna trattare

Redazione
I media britannici rappresentano il laburista come l’alternativa moderata alla guida del partito britannico. Ma le sue dichiarazioni sono state così improbabili da far passare Corbyn come il più ragionevole nel dibattito sull'estremismo islamico.

Ha suscitato polemiche la proposta di Owen Smith, lo sfidante di Jeremy Corbyn alla guida del partito laburista britannico, di negoziare con il gruppo terrorista dello Stato islamico per porre fine alla violenza in medio oriente. In un dibattito televisivo, alla domanda se Il Califfato potesse partecipare ai tavoli diplomatici, Smith ha risposto che "tutti gli attori" dovrebbero essere coinvolti. Corbyn ha replicato: “Assolutamente no, non siederanno al tavolo dei negoziati”.

 



 

I media britannici rappresentano Smith come l’alternativa leggermente più moderata e sostenuta dall’establishment del Labour all’incendiario Corbyn, che più volte ha suscitato polemiche internazionali per le sue posizioni favorevoli ad Hamas e ai terroristi di Hezbollah, per la tendenza a giustificare il terrorismo islamista come lotta anti coloniale e per la sua avversione anti israeliana. Ma le dichiarazioni di Smith sono state così improbabili da far passare Corbyn come il più ragionevole nel dibattito.

 

Smith è l'ex consigliere speciale di Paul Murphy, segretario per l’Irlanda del Nord nel governo di Tony Blair, e ha motivato così la sua affermazione: “Ho lavorato sul processo di pace in Irlanda del Nord per tre anni e fatto parte della squadra di negoziato del Regno Unito. La mia opinione è che tutte le soluzioni a queste crisi internazionali avvengono attraverso il dialogo, così se vogliamo cercare di risolvere la situazione tutti gli attori hanno bisogno di essere coinvolti. Al momento l’Isis non è chiaramente interessato a negoziare. Ma a un certo punto, avremo bisogno di mettere tutti i contendenti attorno a un tavolo”. In un successivo intervento su Facebook ha chiarito che prima di qualsiasi trattativa, l’Isis dovrà “rinunciare alla violenza, cessare tutti gli atti di terrorismo e impegnarsi per una soluzione pacifica”.