Messa in onore di padre Jacques Hamel, Parigi (foto LaPresse)

Pazza Francia, dove lo stato costruisce moschee e demolisce chiese

Giulio Meotti
L’evacuazione violenta della chiesa di santa Rita a Parigi, che diventerà un parcheggio. Sacerdoti trascinati per le gambe dalla polizia in tenuta antisommossa mentre si stava celebrando una messa. E' in atto una scristianizzazione democratica, che ricorda la strage a Saint-Étienne-du-Rouvray.

Roma. La Chiesa di Santa Rita si trova nel quindicesimo arrondissement di Parigi, in rue François Bonvin. E’ un edificio neogotico dedicato a Santa Rita da Cascia e contiene reliquie della Vera Croce e una lettera manoscritta di Papa Pio X. Nei giorni scorsi la polizia francese è entrata per sgomberare la chiesa. Diventerà un parcheggio. “Non toccate la parrocchia di Santa Rita a Parigi”, lo slogan lanciato da varie associazioni, evacuate con la forza dalla gendarmerie. Lo sgombero, annuncia la prefettura in una nota, si è “svolto nella calma”. Ma le documentazioni video e fotografiche dimostrano il contrario. Sacerdoti trascinati per le gambe dalla polizia in tenuta antisommossa. Inoltre, la prefettura non dice che l’irruzione è avvenuta mentre si stava celebrando una messa. Lo ha rivelato per primo su Twitter Frédéric Lefebvre, ex ministro del Commercio ai tempi della presidenza Sarkozy, anche lui presente tra i fedeli insieme a esponenti del Front National e deputati dell’Ump come Philippe Goujon, sindaco del distretto di Parigi in cui si trova la parrocchia. Numerosi cittadini avevano protestato perché l’operazione si “è svolta in un momento in cui tutta la comunità cristiana è in lutto” per l’uccisione di padre Jacques Hamel da parte dei terroristi dell’Isis.

 

Una scristianizzazione democratica, che come scrive Eloise Lenesley sul Figaro, ricorda la strage a Saint-Étienne-du-Rouvray. “Attaccare una chiesa e uccidere un prete è profanare la Repubblica”, aveva detto il presidente François Hollande. “E demolire una chiesa per costruire alloggi privati e un parcheggio, che cos’è allora?”, domanda Lenesley. “Aggredire un sacerdote e il suo gregge in piena messa, che cos’è allora?”. Olivier Rigaud, responsabile della custodia dell’edificio di culto, ha detto che sacerdote e parrocchiani sono stati “trascinati via per terra” e “malmenati”, mentre si scandivano slogan come “Daesh=polizia”. Si poteva trovare una alternativa al parcheggio e facoltosi copti ortodossi, tra gli altri, erano interessati a ricomprare la chiesa. Intanto, ieri, il parroco, Guillaume de Tanoüarn, fondatore dell’Istituto del Buon Pastore, ha celebrato messa di fronte all’edificio sbarrato. Una parte della politica e dei media della gauche hanno cercato di screditare i difensori della chiesa come “cattolici tradizionalisti di destra”. Nel momento in cui la Francia si stringe per il martire Hamel, mentre il premier Manuel Valls parla di finanziare nuove moschee, mentre il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve auspica un concordato stato-islam, le chiese sono abbandonate al loro destino e demolite brutalmente in una indifferenza cinica.

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.