Il primo ministro francese Manuel Valls (foto LaPresse)

Valls applica la superfiducia alla “loi travail”

Redazione

Il premier socialista francese, dopo settimane di proteste, non si può permettere di prolungare ancora lo scontro. L’opposizione abbandona l’Assemblea nazionale.

L’opposizione ha abbandonato l’aula del Parlamento dopo che il primo ministro francese, Manuel Valls, ha annunciato l’applicazione alla cosiddetta loi travail dell’articolo 49.3 della Costituzione, la superfiducia che permette al governo di far passare una legge senza dibattito parlamentare. La decisione era attesa già da qualche giorno. Tutti si aspettavano che l’esecutivo avrebbe forzato ancora una volta l’approvazione della legge, fortemente contestata dai sindacati che continuano, seppure in misura minore, le manifestazioni che hanno bloccato il paese nelle settimane scorse.

 


Proteste per il diritto del lavoro a Parigi (foto LaPresse)


 

Parlando all’Assemblea Nazionale, Valls ha difeso la legge come “una proposta di progresso, di progresso sociale, che è stata oggetto di un’ampia concertazione”. Il testo di legge deve essere approvato in seconda lettura dall’Assemblea, e l’applicazione del 49.3 elimina gli oltre 800 emendamenti che erano stati proposti dall’opposizione e dalla sinistra francese. L’opposizione ha tempo fino a mercoledì alle 15 per presentare una mozione di censura; in caso contrario, la legge sarà approvata automaticamente e in via definitiva.

 

Dopo settimane di discussioni parlamentari e di proteste di piazza, Valls non si può permettere di prolungare ulteriormente uno scontro su una legge che sta spaccando la sinistra. La loi travail, tra le altre cose, prevede una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro sia in entrata sia in uscita e introduce la contrattazione aziendale.