Jeremy Corbyn (foto LaPresse)

I laburisti sospesi per antisemitismo potrebbero essere una cinquantina

Redazione
Altri due consiglieri allontanati da Corbyn per aver attaccato Israele sui social network. Il leader del Labour ridimensiona il caso ma la spaccatura con la base del partito, che lo accusa di aver spalancato le porte alla sinistra estrema, è ormai innegabile.

Altri due consiglieri del Labour britannico, Ilyas Aziz di Nottingham City e Salim Mulla di Blackburn, sono stati sospesi per post anti israeliani pubblicati su Facebook. Lunedì, il leader del partito Jeremy Corbyn aveva tentato di ridimensionare il caso. "Si tratta di un piccolo gruppo di persone che hanno detto cose che non avrebbero dovuto dire. Per questo saranno sospese e indagate".

 

 

Eppure, che il caso non fosse così minimale come Corbyn tentava di spiegare, lo ha ammesso Lucy Powell, il ministro ombra per l'Istruzione. "E' chiaro che c'è un problema di antisemitismo nel Labour altrimenti non avremmo speso gran parte degli ultimi sei o sette giorni a parlarne", ha confessato a Channel 4. 

 

 

Ora però, secondo le ultime indiscrezioni della stampa britannica, Corbyn si ritrova a gestire un problema molto più esteso di quanto non abbia fatto intendere finora. Secondo le fonti sentite dal Telegraph, le sospensioni per antisemitismo e razzismo sarebbero molte di più, una cinquantina in tutto, tenute segrete dai vertici del partito. Anche John McDonnell, cancelliere ombra dello Scacchiere, ha tentato di soffocare sul nascere le voci su una presunta spaccatura irreparabile fra Corbyn e la base del partito. Voci che parlavano anche di una manovra segreta per rovesciare il leader.

 

Nel frattempo lo scandalo rischia di complicare ancora di più la campagna elettorale per le elezioni amministrative e regionali in programma giovedì, dove i laburisti, fatta eccezione per Londra, potrebbero subire una larga perdita di consensi. Si voterà per il rinnovo delle assemblee parlamentari di Scozia, Galles e Irlanda del Nord e per i comuni inglesi, e secondo gli ultimi sondaggi il Labour potrebbe perdere fino a 100 seggi. Sarebbe per questo che sia allo studio il golpe nel partito per rimuove Corbyn, colpevole di aver aperto le porte del Labour a esponenti della sinistra estrema.

 

Due dei membri del partito che sono stati sospesi avevano scritto sui social network che Israele sarebbe dovuto essere distrutto e ricostruito negli Stati Uniti, mentre la settimana scorsa è stata la volta di Naz Shah, parlamentare laburista, e Ken Livingstone, ex sindaco di Londra, a essere allontanati per commenti antisemiti. Finora, solo 13 esponenti laburisti sono stati allontanati ufficialmente ma molte altre sospensioni sono attese dopo il referendum sul Brexit.

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