Il presidente americano Barak Obama e la cancelliera tedesca Angela Merkel (foto LaPresse)

Obama e Schäuble dietro il terremoto tra gli 007 tedeschi

Daniel Mosseri
Il capo dell’intelligence Schindler silurato dopo la spiata americana su Merkel. Arriva un fedele del ministro delle Finanze.

Berlino. Fuori il liberale, dentro il cristiano-democratico. Il governo tedesco ha silurato il capo dei servizi di intelligence esterna, Gerhard Schindler. Alla guida del Bundesnachrichtendienst (Bnd) dal 2012, l’esperto di controterrorismo non sarà sostituito da un’altra “spia” di professione. Al suo posto andrà invece Bruno Kahl, attuale direttore dell’ottavo dipartimento del ministero delle Finanze. Competente per privatizzazioni e patrimonio immobiliare, Kahl (nella foto in basso a sinistra) ha il pregio di essere un uomo di fiducia di Wolfgang Schäuble.

 

E’ stato l’anziano ministro delle Finanze ed ex titolare degli Interni a premere per il ricambio. Da almeno due anni i servizi tedeschi sono in sofferenza: prima c’è stato il caso del controllo esercitato dalla National Security Agency (Nsa) americana sul telefonino della cancelliera, all’insaputa del Bnd. Esplosa nel 2014, la notizia mandò su tutte le furie la cancelliera, cresciuta a pane e Stasi, e allergica agli spioni. Così sono anche i suoi elettori, memori degli agenti infiltrati, delle schedature di massa, dei rapimenti e degli interrogatori in auge nella Ddr. Nel 2006 il lungometraggio “Le vite degli altri” del tedesco von Donnersmarck ha ben descritto, vincendo l’Oscar come miglior film straniero, la pervasività del controllo e dell’ascolto di cui era capace la Stasi.

 

Più di recente anche la serie televisiva “Deutschland 83” (una coproduzione Stati Uniti-Germania) è tornata sul tema, raccogliendo ampi successi anche in America. Per reagire all’onta, il Bundestag istituì una commissione di inchiesta, il cui presidente Roderich Kiesewetter scoprì di essere a sua volta sotto il controllo dell’intelligence statunitense. Pochi giorni prima, le autorità tedesche avevano anche arrestato un ex dipendente del Bnd che si era venduto agli americani, e scovato una talpa a stelle e strisce dentro al ministero della Difesa. Furibonda, Merkel reagì espellendo il capo dei “servizi di collegamento” dell’ambasciata americana a Berlino. Insomma, il materiale per fare la festa a Schindler (nella foto a sinistra) non mancava.

 


Trailer del film "Le vite degli altri"


 

Il siluramento è stato giustificato da parte della stampa per motivi di salute. Secondo il canale Ard, invece, la rimozione di Schindler è dovuta alla ristrutturazione in corso del Bnd: gran parte dei 6.500 dipendenti del servizio è in procinto di essere trasferita da Monaco a Berlino. Un trasloco rallentato dal recentissimo allagamento del nuovo quartier generale dell’intelligence, quando, nottetempo, qualcuno si è intrufolato nel cantiere top secret portando via la rubinetteria. A far saltare la testa di Schindler sarebbe stata però la collaborazione fra il Bnd e la Nsa nello spionaggio di politici francesi e aziende tedesche: un’attività particolarmente imbarazzante per una cancelliera che per mesi ha tirato le orecchie a Barack Obama dicendogli: “Non ci si spia fra amici”. Dopo gli attentati al Bataclan di Parigi, i socialdemocratici hanno chiesto di riformare i servizi, con più trasparenza dei processi di ascolto e più efficacia degli organi di controllo, ignari fin qua delle attività del Bnd. La Cdu, il partito della Merkel, tuttavia nicchia, e il disegno di legge sul Bnd non decolla.

 

La sostituzione di Schindler, nel frattempo, ha fatto reagire molti politici: verdi e social-comunisti ricordano che cambiare la guida del servizio non ha nulla a che vedere con la sua riforma. Tanto meno se al posto di un ex sostenitore del Partito liberale, come Schindler, si mette un uomo di fiducia di Schäuble. Tant’è. Messo sulla graticola dal Bundestag, mesi fa Schindler era stato anche pubblicamente rimbrottato dal ministero degli Esteri per essersi lamentato dell’interventismo “destabilizzante” del nuovo re saudita. “Il Bnd non esprime la politica estera della Germania”, aveva ricucito la Farnesina tedesca. Ieri il capo di gabinetto della cancelliera ha ringraziato Schindler per “i lunghi anni di servizio commendevole”.