I pozzi libici

Il piano del generale Jean per difendere i pozzi libici e la nazione

Camillo Langone
Per una Legione Italiana. Il generale Jean dice al Giornale che dobbiamo mandare 15.000 uomini a difendere i pozzi libici da cui proviene l’energia che la stupidità popolare ci impedisce di ricavare dal sottosuolo lucano e dal mare Adriatico.

Per una Legione Italiana. Il generale Jean dice al Giornale che dobbiamo mandare 15.000 uomini a difendere i pozzi libici da cui proviene l’energia che la stupidità popolare ci impedisce di ricavare dal sottosuolo lucano e dal mare Adriatico. Se non lo faremo, i pozzi potrebbero finire in mano all’Isis o ad altre milizie ostili, e sarebbero brividi. Si prendano dunque 15.000 baldi profughi nei centri di accoglienza, di quelli che mangiano, dormono e stanno tutto il giorno su Facebook a spese del contribuente.

 

Vengano portati in caserma, vengano addestrati, vengano vestiti e armati e spediti oltremare sotto il comando di militari professionisti. Dopo alcuni anni di onorato servizio avranno diritto alla cittadinanza, come i legionari francesi. Chi si rifiuta venga espulso: se non vuole servire la nazione perché la nazione dovrebbe servirlo? E chi diserta si rassegni al Sahara. E chi inorridisce all’idea di una legione italiana che separi i profughi dagli approfittatori, i volenterosi dai parassiti, si consideri espressione della medesima, invalidante stupidità che ci impedisce di ricavare dal sottosuolo lucano e dal mare Adriatico l’energia che importiamo dalla Libia.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).