La Polonia non vuole fare la fine del Belgio: "Basta rifugiati nel nostro paese"

Redazione
In attesa che l’Europa trovi un’intesa su come affrontare la minaccia terroristica che non sia fatta solo di cordoglio e vertici infruttuosi, la Polonia ha già annunciato che non concederà più asilo ai rifugiati in arrivo dalle zone del medio oriente in cui c'è lo Stato islamico.

In attesa che l’Europa trovi un’intesa su come affrontare la minaccia terroristica che non sia fatta solo di cordoglio e vertici infruttuosi, la Polonia ha già annunciato che non concederà più asilo ai rifugiati in arrivo dalle zone del medio oriente in cui c'è lo Stato islamico. Il governo conservatore polacco aveva promesso nei giorni scorsi di accogliere 400 profughi nel paese. “Lo dico molto chiaramente – ha dichiarato il premier polacco Beata Szydlo nel corso di un’intervista televisiva – non vedo alcuna possibilità di accogliere al momento dei migranti in Polonia”. Poche ore prima i parlamentari del suo partito, Diritto e giustizia (Pis), e l’opposizione della destra si erano detti contrari all’accoglienza dei profughi proprio a causa degli attentati di Bruxelles.

 

Il portavoce del governo, Rafal Bochenek, ha dichiarato che per il premier Szydlo la cosa più importante è “la sicurezza della Polonia”. "Fino a quando le procedure di verifica sui rifugiati non saranno attive, non possiamo accettare altri rifugiati – ha spiegato Bochenek – “Sappiamo che il governo precedente aveva sottoscritto impegni in tal senso che legano il nostro paese, ma non possiamo permettere che situazioni a rischio come quelle che hanno colpito l’Europa occidentale si verifichino anche nel nostro paese”. Oggi a Bruxelles il vertice straordinario dei ministri europei cercherà una condotta comune per contenere e combattere la minaccia terroristica.