Ted Cruz ha vinto il caucus in Utah (LaPresse)

Trump vince in Arizona, Cruz in Utah. Tra i Democratici, due a uno per Sanders

Redazione
I conservatori guardano già ad aprile, quando si andrà a votare in Wisconsin, dove il vincitore si porterà a casa tutti i 42 delegati in palio. Il 26 marzo, nuovo round in casa democratica. In Arizona, quasi centomila voti sono andati a candidati che si sono già ritirati: si votava anche per posta.

Donald Trump e Hillary Clinton si sono aggiudicati le primarie in Arizona, stato che assegnava in questa tornata il bottino più ricco di delegati. Il frontrunner conservatore ha vinto con il 47 per cento, staccando di oltre venti punti Ted Cruz. John Kasich si è fermato al 10 per cento. Un risultato influenzato anche dal complicato sistema elettorale dell'Arizona, che ha tenuto conto dei voti giunti per posta nelle settimane scorse, quando Marco Rubio era ancora in gara. Infatti, ben 95 mila voti sono andati dispersi, pari al 18 per cento. Trump, in virtù del meccanismo winner-take-all, si porta a casa tutti i 58 delegati in palio. Sul fronte democratico, Hillary Clinton batte Sanders 58 per cento a 39, ma complici le ampie vittorie del competitor in Idaho e Utah, è il senatore del Vermont a conquistare più delegati (57 a 51).

 

Tra i repubblicani, Cruz riesce a contenere la vittoria annunciata di Trump in Arizona vincendo il caucus dello Utah: ha ottenuto – a scrutinio in corso – quasi il 70 per cento, a fronte del 17 andato a Kasich e del 14 di Trump. Avendo superato la maggioranza assoluta, a Cruz sono stati assegnati tutti i 40 delegati in palio. Fondamentale, per il senatore del Texas, l'appoggio dei mormoni (e di Mitt Romney), che nello stato dell'ovest sono quasi il 60 per cento della popolazione.

 

I Democratici torneranno a votare il 26 marzo in Alaska, Hawaii e Washington. Il 5 aprile toccherà ai Repubblicani, con il voto in Wisconsin: 42 delegati per chi vincerà le primarie.