Vittoria per Bernie Sanders alle primarie del Michigan (LaPresse)

Sorpresa: Hillary perde in Michigan. In campo repubblicano sprofonda Rubio

Redazione
Exploit di John Kasich in Michigan, dove ottiene il 24 per cento dei consensi. Male Rubio, al quale non resta che la Florida. Colpo per Clinton, che perde in Michigan (dove vinse nel 2008). Cruz bene in Idaho. Occhi puntati sul 15 marzo, quando voteranno anche Florida e Ohio.

La notizia è la sconfitta di Hillary Clinton nelle primarie del Michigan, stato che assegnava il maggior numero di delegati (ben 130). Bernie Sanders ha ottenuto il 49,9 per cento, Clinton si è fermata al 48,2. Una differenza di circa ventimila voti che consegna 65 delegati al senatore del Vermont e 58 alla ex first lady democratica. Si tratta di un risultato non previsto dai sondaggi, anche in virtù dei precedenti: nel 2008 Clinton qui riuscì a ottenere il 55,2 per cento. La frontrunner democratica si è rifatta in Mississippi: 82,6 per cento dei consensi e 29 delegati (4 quelli andati a Sanders). Il computo complessivo assegna a Clinton 760 delegati e a Sanders 546.

 

In campo repubblicano, altra notte favorevole a Donald Trump, che si è imposto in Michigan con il 37 per cento e in Mississippi con il 47. A spoglio non ancora ultimato, è certo anche della vittoria nelle Hawaii. Ted Cruz vince ampiamente in Idaho, staccando Trump di diciassette punti. Sprofonda Marco Rubio, che in attesa di una disperata rivincita in Florida (i sondaggi continuano a darlo ampiamente dietro "The Donald", si ferma al 16 per cento in Idaho, mentre in Michigan e Mississippi non raggiunge neanche il 10. Exploit di John Kasich in Michigan, dove ha ottenuto il 24 per cento. Il computo aggiornato vede Trump in testa con 446 delegati, seguito da Cruz a 347 e Rubio a 151. Kasich fermo a 54.

 

Occhi puntati sul 15 marzo, quando in campo repubblicano si voterà in Florida, Illinois, Missouri, North Carolina e Ohio. Con i suoi 99 delegati in palio, la Florida è ormai l'ultima carta per Rubio.