Macri ha sostituito tutti i tavoli del palazzo presidenziali con quelli rotondi

Feng Shui e “pulizia energetica” del palazzo presidenziale. Nell'Argentina di Macri la rivoluzione è anche zen

Angela Nocioni
Il presidente non ha mai fatto mistero delle sue personali fissazioni new age. Elogia il reiki, lo yoga, il feng shui: e fin qui sarebbero fatti suoi. Ne ha fatto, però, uno stile di governo

Buenos Aires. Buddismo liberale. Va di gran moda a Buenos Aires. Mauricio Macri, il presidente argentino, non ha mai fatto mistero delle sue personali fissazioni new age. Elogia il reiki, lo yoga, il feng shui: e fin qui sarebbero fatti suoi. Ne ha fatto, però, uno stile di governo. Siccome in questi primi mesi di ritorno della destra al governo dell'Argentina sono in molti quelli che si affannano a compiacere il nuovo capo, alla Casa Rosada ormai manca solo un ritratto di Osho. 

 

Ovunque si sente elogiare "el oficialismo Zen”. I consiglieri per la comunicazione presidenziale trovano che la new age e affini siano utili alla negazione del conflitto e del confronto ideologico che è la nuova strategia comunicativa adottata dalla Casa Rosada da quando se ne è andata l'ex presidente Cristina Kirchner, che invece si è sempre giocata tutto proprio sull'esasperazione dei conflitti.

 

Fanno tanto New Deal macrista le pratiche orientaleggianti, il feng shui innanzitutto: negli uffici dei ministri si fatica a trovare un tavolo rettangolare. Dicono che non faccia circolare l'energia. Che il brain storming venga bene solo ai tavoli rotondi.

 

Pare poi che Macri nei primi giorni dopo l'insediamento si sia lamentato molto di feroci attacchi di emicrania mente stava nel suo ufficio. E' stata disposta una pulizia energetica. Se ne è occupata una guru locale, grande amica del presidente, chiamata "la maestra armonizadora". Che ha fatto subito mettere in soffitta il tavolone delle riunioni, provvisto di insidiosissimi spigoli, e l'ha sostituito con un grande cerchio di vetro e legno.  Ora dentro gli uffici presidenziali non c'è più il profumo insopportabile di vaniglia e limone del deodorante per ambienti spruzzato ovunque in èra kirchnerista e i quadri un po' tetri con i ritratti dei padri della patria sono stati sostituiti da belle foto della Buenos Aires contemporanea.

 

La ragione ufficiale del perché Macri non abbia ancora messo ancora piede nella residenza presidenziale, la Quinta de Olivos, è che la Kirchner l'avrebbe tenuta così male che quando lui è entrato ha trovato macchie di umidità e pareti scrostate. Per questo la sta facendo ristrutturare. Pare però che la maestra armonizadora sia stata convocata anche alla Quinta de Olivos e incaricata di "una limpieza emergetica profunda" alla residenza perché il presidente non vuole avere intorno l'effluvio aggressivo lasciato dai peronisti.

 

Già ai tempi in cui era governatore di Buenos Aires, Mauricio Macri aveva reso pubbliche le sue inquietudini spirituali e anche le sue scaramanzie new age. D'altra parte anche la Bombonera, lo stadio del Boca juniors, è stata più volta oggetto di riti di pulizia energetica quando Macri era presidente della squadra e temeva che nello stadio circolasse "mala onda".

 

Nel 2012, con Macri governatore, la città di Buenos Aires diede grande appoggio e relativa copertura pubblicitaria alla visita del guru Sri Sri Ravi Shankar, capo miliardario della fondazione "el arte de vivir". Fu organizzata una lezione aperta di respirazione e meditazione di massa. Migliaia di persone sedute a respirare. Macri partecipò all'incontro. Tenne anche un discorso, in cui parlò dell'"amor a lo publico", della "relativizzazione delle ideologie politiche" e dell’opportunità di "dissolvere ogni retorica di confronto e di conflitto".

 

[**Video_box_2**]Questo profilo buddista funziona alla perfezione nel marketing politico macrista che punta ad aggirare l'ideologia dello scontro tra peronisti e antiperonisti. Gli addetti alla comunicazione della Casa rosada inondano stampa e tv con immagini dell'intimità del presidente stile pubblicità Barilla: Mauricio innamorato della strafiga moglie Juliana, Mauricio papà affettuoso con la piccola Antonia, Mauricio che gioca con il cagnolino Balcarce, Mauricio scamiciato, Mauricio a piedi nudi.  L'idea è far passare l'immagine di un uomo di successo, ma sereno, non famelico. Né peronista, né antiperonista. Tutto e niente.

 

Il presidente zen. Anche se il dollaro ha ricominciato la sua scalata sul peso argentino, l'inflazione è al 30 per cento e qualcuno comincia a a domandarsi: "Porque el presidente se rie tanto en las fotos?".