Lo studente americano arrestato in Corea del nord

Giulia Pompili
Uno studente dell’Università della Virginia, cittadino statunitense, è stato arrestato dalle autorità della Corea del nord il 2 gennaio, quattro giorni prima del presunto test termonucleare ordinato da Kim Jong-un. E’ stata la Kcna, l’agenzia di stampa nordcoreana, a ufficializzare la notizia questa mattina.

Uno studente dell’Università della Virginia, cittadino statunitense, è stato arrestato dalle autorità della Corea del nord il 2 gennaio, quattro giorni prima del presunto test termonucleare ordinato da Kim Jong-un. E’ stata la Kcna, l’agenzia di stampa nordcoreana, a ufficializzare la notizia questa mattina. Otto Frederick Warmbier ha ventuno anni, è uno studente di Economia e si trovava a Pyongyang grazie a un viaggio organizzato da Young Pioneer Tours, un tour operator cinese che promette “viaggi low cost nei luoghi dove tua madre vorrebbe non andassi”.

 

Secondo l’agenzia di stampa nordcoreana, Warmbier “stava compiendo atti ostili contro lo stato” dopo essere entrato sotto copertura come turista. Tali atti, secondo la Kcna, sono “tollerati e manipolati dal governo americano”. La Reuters, analizzando i profili dei social network del ragazzo americano, scrive che Warmbier avrebbe visitato da poco anche Cuba e Israele. Young Pioneer ha confermato la notizia attraverso una dichiarazione ufficiale sul suo sito. Washington non ha una delegazione diplomatica a Pyongyang, e per crisi di questo tipo a trattare è l’ambasciata svedese.

 

Come ricorda Anna Fifield sul Washington Post, attualmente sono due gli stranieri detenuti in Corea del nord. Kim Dong Chul, un sudcoreano naturalizzato americano di 62 anni, che il mese scorso ha condotto una delle ormai consuete “interviste esclusive” della Cnn con i “nemici dello stato coreano”. Il pastore canadese Lim Hyeon-soo, sessantenne di origini sudcoreane, è stato arrestato probabilmente nel febbraio del 2015. Il mese scorso, le autorità di Pyongyang lo hanno condannato ai lavori forzati a vita per “crimini contro lo stato”.

 

[**Video_box_2**]Dopo il quarto test nucleare nordcoreano, la comunità internazionale si sta attrezzando per punire il regime di Pyongyang che viola sistematicamente gli accordi sulla non proliferazione, e Washington sta lavorando per imporre nuove sanzioni economiche. Spesso la Corea del nord utilizza i detenuti come merce di scambio per ottenere un trattamento di favore. Subito prima della crisi del novembre 2014 tra America e Corea del nord – quando Washington ha accusato Pyongyang di essere responsabile per l’attacco hacker ai danni della Sony e il film “The Interview” stava per essere lanciato – il direttore direttore della U. S. National Intelligence, James Clapper, è volato nella capitale nordcoreana a liberare due cittadini americani detenuti, Kenneth Bae e Matthew Todd Miller. Una settimana prima Jeffrey Fowle, cittadino americano arrestato ufficialmente per aver lasciato una Bibbia in un locale, era stato improvvisamente messo su un aereo dell’Air force americana, atterrato a Pyongyang, e rilasciato. 

  • Giulia Pompili
  • È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.