Ci sono molti dubbi sulla bomba all'idrogeno della Corea del nord

Redazione
Per gli analisti, Pyongyang non dispone della tecnologia sufficiente per sviluppare la bomba "H".

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha condannato "in modo inequivocabile" il test nucleare condotto stamattina dalla Corea del nord definendolo un atto "profondamente preoccupante" e "una grave violazione delle norme internazionali che vietano i test nucleari". "Questa è un'azione che destabilizza la sicurezza regionale e mina gravemente gli sforzi internazionali per la non proliferazione nucleare", conclude la dichiarazione di Ban diffusa poco prima dell'inizio della riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

 


L'epicentro della scossa sismica causata dall'esplosione della bomba all'idrogeno


 

Intanto si continua pure a discutere la veridicità della rivendicazione del regime nordcoreano di essere riuscito a far esplodere una bomba all'idrogeno, dopo i dubbi già emersi sui precedenti test (2006, 2009 e 2013) sulla molto meno potente e sofisticata bomba atomica. Secondo gli analisti, la tecnologia necessaria per una bomba H è ancora oggi appannaggio esclusivo di poche nazioni: solo Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna e forse Israele la posseggono ma ad esempio né India, che ottenne la bomba atomica nel 1974, né il Pakistan (1998) ne contano alcuna nel proprio arsenale.

 

[**Video_box_2**]Che si tratti o meno di una bufala, alcuni contraccolpi mondiali già si sono fatti sentire: oggi le Borse europee hanno chiuso in calo, oltre che per i rinnovati timori per la tenuta dell'economia cinese, proprio in ragione delle nuove preoccupazioni geopolitiche originate da Pyongyang. A Milano il Ftse Mib ha perso il 2,67 per cento e il Ftse All Share il 2,40 per cento, praticamente il doppio degli altri listini Ue che sul finale sono risaliti: a Parigi il Cac40 è scivolato dell'1,26 per cento e a Francoforte il Dax30 dello 0,93 per cento.