L'alleanza con i sauditi e la volontà di trasformare la regione

Aaron Stein
Dopo la vittoria dell’Akp, abbiamo chiesto ad alcuni esperti se il ruolo stabilizzatore della Turchia è plausibile e che ne sarà del modello turco. Girotondo di opinioni.

L’Akp di Erdogan resta vincolato agli elementi chiave della sua politica estera. Il partito dice di essere dalla parte giusta della storia, spiega che le attuali difficoltà politiche sono temporanee e che la priorità della diplomazia umanitaria permetterà alla Turchia di continuare a esercitare fascino sulle masse arabe. Questa politica è entrata in conflitto con alcuni leader arabi strategici, in Egitto e altrove, ma l’Akp è riuscito a trovare terreno comune con l’Arabia saudita in Siria, dopo mesi di tensioni a causa del sostegno turco alla Fratellanza musulmana. L’Akp dice spesso di non essere un modello per la regione, piuttosto rivendica il fatto di fare da ispiratore per gli altri e sostiene che i suoi successi elettorali aiuteranno a trasformare la regione. Non ci saranno cambiamenti, la strategia erdoganiana adottata dopo le primavere arabe continuerà.

 

 

 

Aaron Stein è ricercatore da Instabul dell’Atlantic Council, autore di un saggio sulla politica estera turca “Turkey’s New Foreign Policy: Davutoglu, the Akp and the Pursuit of Regional Order”

 

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