Lo stadio Parc des Princes ripreso dall'alto

Il Qatar si compra lo stadio di Parigi

Mauro Zanon
Parc des Princes, mitico stadio del Paris Saint-Germain costruito nel 1897, sarà degli emiri per circa 100 milioni di euro. Quando Doha bussa alla porta della gauche francese, è sempre accolta con un sorriso

Parigi. Probabilmente, quando a giugno Anne Hidalgo, sindaco socialista di Parigi, osò dire che il Qatar “aveva ragione” a trascinare davanti al giudice il vicepresidente del Front national Florian Philippot, reo di aver ribadito ciò di cui tutti sono al corrente ma nessuno osa esternare, “il Qatar finanzia l’islamismo che uccide”, le trattative erano già in fase avanzata per l’acquisto da parte degli emiri del Parc des Princes, lo stadio del Paris Saint-Germain. Oggi il Parisien ha soltanto reso pubblica la notizia: il comune di Parigi, proprietario dell’impianto sportivo, sarebbe pronto a cedere il mitico stadio inaugurato nel 1897 al Qatar per una somma di poco inferiore ai 100 milioni di euro.

 

Il quotidiano parigino riporta due versioni differenti sull’origine delle negoziazioni. La prima vuole che il presidente del Psg, Nasser Al-Khelaïfi, si sia recato dall’amica Hidalgo (“La nostra è una relazione estremamente positiva, molto forte”, ha detto quest’ultima a giugno) per chiederle esplicitamente di vendere lo stadio al Qatar. La seconda vuole invece che sia sia verificato il percorso inverso: il comune avrebbe contattato la dirigenza della squadra parigina per capire se il Qatar Sports Investements, fondo di investimenti proprietario della società che macina soldi grazie al petrolio al gas, era interessato anche all’acquisto dello stadio ricostruito tra il 1967 e il 1972. Ma a prescindere da quale delle due sia quella veritiera, resta il fatto che il Qatar, come succedeva in precedenza con Sarkozy, quando bussa alla porta della gauche francese per soddisfare il suo appetito immobiliare (di cui oggi il Parisien offe una dettagliata panoramica) riceve puntualmente una risposta positiva. Soprattutto a Parigi, con Anne Hidalgo, una che qualche mese fa si è spinta fino a ringraziare il paese sunnita, notoriamente allergico al libero pensiero e alla protezione delle più elementari libertà individuali, per “sostenere delle cose che mi interessano particolarmente come il calcio femminile, la lotta contro l’omofobia e il razzismo negli stadi”.

 

[**Video_box_2**]La stessa Hidalgo, su Rtl, gridò forte e chiaro che le autorità di Doha, se si sentivano insultate dalle dichiarazioni del frontista Philippot sulle relazioni torbide tra Qatar ed estremismo islamico, facevano bene a denunciarlo per diffamazione. Ora, tutto è pronto per il prossimo amplesso tra Francia e Qatar: si attendono solo i dettagli, tenendo conto che il Psg ha già sborsato 75 milioni di euro per il rinnovamento di una parte dello stadio in vista degli europei del prossimo anno che si terranno proprio in Francia. Questa mattina, ospite di Sud Radio, il deputato frontista Gilbert Collard ha detto di “sentirsi male” per la notizia diffusa dal Parisien, prima di aggiungere con toni provocatori: “Presto il Qatar acquisterà l’Arco di Trionfo”. Florian Philippot, tramite il suo profilo Twitter, ha anch’egli espresso la sua inquietudini per le troppe corsie preferenziali assicurate dalla gauche agli emiri: “Il Parc des Princes verrà ribattezzato Parc des Emirs? Stop a questa sottomissione”.

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