Il ministro della Sanità francese Marisol Touraine (foto LaPresse)

In Francia la gauche vuole "trasformare i tabacchini in cimiteri"

Mauro Zanon
Respinta dal Senato di Parigi la legge sui pacchetti di sigarette neutri, più dura ancora della normativa europea. I tabaccai esultano per la proprietà intellettuale salvata, ma la ministra Touraine vuole tornare alla carica.

Parigi. Ieri, per la seconda volta nel giro di tre mesi, il Senato francese, dove la destra di Sarkozy (Les Républicains) ha la maggioranza degli scranni, ha detto no alla creazione del pacchetto di sigarette neutro, anonimo e privo di loghi, per la gioia dei tabaccai che nelle scorse settimane hanno protestato vigorosamente e a più riprese contro il progetto di legge della ministra della Sanità, Marisol Touraine. La bocciatura della misura faro dell’ambiziosa “Loi santé” è uno schiaffo per la ministra e i paladini del salutisticamente corretto, che speravano fino all’ultimo di poter convincere un emiciclo già particolarmente ostile. Gli argomenti della ministra e dei suoi discepoli non hanno trovato d’accordo i senatori. Il gruppo Communiste, républicain, citoyen (Crc) si è astenuto, alla stregua di alcuni socialisti, mentre i senatori dei Républicains hanno denunciato all’unisono l’insensatezza del progetto di legge della Touraine, che va ancora più lontano della già discutibile direttiva europea.

 

Il risultato è stato tremendo per la gauche: l’emendamento della ministra è stato respinto da 228 senatori, con solo 16 voci favorevoli (quelle del gruppo ecologista, peraltro, deciso a votare “oui” solo in seguito a un dibattito particolarmente animato, come riportato dall’Afp). “Il pacchetto neutro di Marisol Touraine deve contenere il 100 per cento di informazioni sanitarie e delle foto choc”, ha spiegato Jean-François Vigoureux, presidente della federazione dei tabaccai degli Yvelins. “Il pacchetto generico europeo ha 65 per cento di foto choc e il restante 35 per cento è lasciato alle marche. Comprendiamo che sia necessario fare prevenzione. Non siamo dell’idea di dire ‘non vogliamo fare nulla’. Ma non vogliamo il pacchetto neutro al 100 per cento”. E ancora: “Non vogliamo vendere solo delle foto choc. Marisol Touraine fa solo del marketing sanitario. In Francia c’è sempre questa tendenza a voler fare più degli altri”.

 

L’introduzione del pacchetto pol. corr. (in Irlanda ha già ottenuto degli effetti devastanti, facendo fiorire il commercio illegale http://www.ilfoglio.it/articoli/2015/03/08/the-smoking-gun___1-v-126372-rubriche_c112.htm) al quale la gauche francese teneva più di ogni altra cosa nel pacchetto di misure della “Legge sulla Sanità”, supera di gran lunga la direttiva europea. I pacchetti che Marisol Touraine vuole introdurre in tutti i rivenditori e negozi di sigarette a partire da maggio 2016 devono avere tutti la stessa forma, la stessa taglia, lo stesso colore, la stessa tipografia, senza alcun logo. Una prospettiva angosciante per gli amanti delle bionde. “Vogliono trasformare i tabacchini in cimiteri”, ha detto una negoziante alla tv online Bfm.tv, immaginando i pacchetti neutri come lapidi funebri.

 

[**Video_box_2**]I senatori di entrambi gli schieramenti hanno bloccato (per ora) il desiderio della ministra di rieducare i tabagisti. Richard Yung, senatore socialista, ha individuato nell’instaurazione del pacchetto neutro una violazione della proprietà intellettuale: “Il pacchetto neutro rende anonimo il pacchetto di sigarette. Facendo ciò reca danno alla marca e viola la proprietà intellettuale”. Ma nonostante la bocciatura rumorosa e i dissapori, molti e pronunciati, anche nel proprio campo politico, la ministra della Sanità francese non demorde. E si dice pronta a farla approdare per una nuova lettura all’Assemblea nazionale (dove la gauche detiene la maggioranza). Nel frattempo i tabaccai, che la scorsa settimana hanno protestato riempiendo di carote (simbolo dei tabaccai francesi) i piazzali antistanti il ministero dell’Economia e l’Assemblea nazionale, pur soddisfatti per la decisione presa dal Senato preparano altre azioni, per costringere la gauche ad abbandonare definitivamente il suo progetto di legge.

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