Angela Merkel (foto LaPresse)

Sugli immigrati la Germania non ha solo il ditino alzato. L'apertura ai siriani

Redazione
Mentre in Italia fanno ancora discutere le indicazioni della cancelliera tedesca, Angela Merkel, e del presidente della Repubblica francese, François Hollande, che hanno chiesto ai paesi della sponda nord del Mediterraneo – Italia inclusa – di attivare i centri preposti a registrare gli immigrati che chiedono asilo, la Germania però non è più soltanto quella col ditino alzato verso il Mediterraneo.

Mentre in Italia fanno ancora discutere le indicazioni della cancelliera tedesca, Angela Merkel, e del presidente della Repubblica francese, François Hollande, che hanno chiesto ai paesi della sponda nord del Mediterraneo – Italia inclusa – di attivare i centri preposti a registrare gli immigrati che chiedono asilo, la Germania però non è più soltanto quella col ditino alzato verso il Mediterraneo.

 

La cancelliera Merkel, innanzitutto, ha fatto sapere che visiterà domani il centro per richiedenti asilo di Heidenau, nei pressi di Dresda, teatro nel corso del weekend di violente manifestazioni anti immigrati da parte di esponenti dell'estrema destra. L'ufficio della cancelliera tedesca ha annunciato che ad Heidenau Merkel incontrerà gli ospiti del centro, i volontari che prestano assistenze ed esponenti delle forze  dell'ordine. La visita della cancelliera era stata chiesta a gran voce da Juergen Opitz, il sindaco della cittadina nell'est della Germania, dove a seguito degli scontri erano rimasti feriti oltre 30 agenti di polizia.

 

[**Video_box_2**]Ma non ci sono soltanto le photo opportunity con gli immigrati, almeno in Germania. Berlino infatti ha ufficializzato la decisione di sospendere l'espulsione e il rinvio dei richiedenti asilo, perlomeno quelli di nazionalità siriana, verso il primo Paese di loro entrata sul territorio complessivo dell'Unione europea. Si tratta del cosiddetto "regolamento di Dublino", in vigore dal 2003, il cui obiettivo consiste nell'evitare che richieste di asilo o di riconoscimento dello status di rifugiato possano essere presentate in più stati comunitari diversi. "In questa fase – recita una nota diffusa dall'Ufficio Federale tedesco per l'Immigrazione e i Rifugiati – di fatto non stiamo applicando il regolamento ai cittadini siriani". Un passo senza precedenti. Si vedrà se aiuterà pure ad arrivare a un meccanismo di redistribuzione più equilibrata degli immigrati all'interno dell'Europa.

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