Giovanni Lo Porto

Lo Porto ucciso in un raid americano in Pakistan. Obama: "Mi assumo ogni responsabilità"

Redazione
L'episodio risale a gennaio ma la Casa Bianca ha diffuso la notizia solo oggi. L'incidente ha provocato anche la morte di Warren Wenstein, un ostaggio americano nelle mani di al Qaida. Il cooperante era stato catturato in Pakistan nel 2012.

Con un comunicato diffuso oggi, la Casa Bianca ha riferito che il cooperante italiano Giovanni Lo Porto, rapito in Pakistan il 19 gennaio del 2012, è rimasto ucciso per sbaglio in un'operazione militare condotta dagli Stati Uniti contro al Qaeda in Pakistan, non lontano dal confine con l'Afghanistan. Il governo americano ha aggiunto che nell'occasione è rimasto ucciso anche lo statunitense Warren Wenstein, ostaggio di al Qaida dal 2011.

 

Gli americani hanno ucciso anche due cittadini statunitensi che si erano uniti ad al Qaida, Ahmed Farouq, che era diventato uno dei leader del gruppo terroristico in Afghanistan, e Adam Gadahn, portavoce qaidista ucciso però nel corso di un'altra operazione, compiuta sempre nel mese di gennaio. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, al momento dell'attacco non era presumibile in alcun modo la presenza dei due ostaggi sul luogo. Inoltre, sempre secondo quanto riferito dal governo americano, l'operazione non era stata pianificata con l'obiettivo di colpire Farouq e Gadahn. Il reale target dell'attacco non è stato svelato.


A sinistra, Warren Wenstein, il cooperante americano ucciso insieme a Lo Porto. A destra, il qaidista di nazionalità statunitense, Adam Gadahn


L'operazione, dicono da Washington, si è compiuta nel pieno rispetto delle leggi internazionali ma è stata avviata comunque un'indagine interna per comprendere le dinamiche dell'accaduto.

 

Il presidente americano Barack Obama, continua il comunicato della Casa Bianca, "si assume pienamente la responsabilità dell'operazione e ritiene sia necessario condividere con gli americani quante più informazioni è possibile sulle operazioni di contro terrorismo condotte dagli Stati Uniti, in particolare quando queste portano alla morte di concittadini".

 

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è stato informato ieri da Barack Obama della uccisione dell'ostaggio italiano e l'Unità di crisi della Farnesina si è subito attivata per informare la famiglia del cooperante italiano. "L'Italia porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto''. E' quanto dichiara Renzi. "Esprimo profondo dolore - aggiunge il premier - per la morte di un italiano, che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri. Le mie condoglianze vanno anche alla famiglia di Warren Weinstein''.

 

[**Video_box_2**]"Come presidente e comandante in capo, mi assumo la piena responsabilità delle operazioni anti-terrorismo", anche quella in cui "sono rimasti uccisi due innocenti tenuti prigionieri da al Qaeda", ha detto Obama. "E' una verità molto cruenta, ovviamente la lotta contro il terrorismo comporta anche questi errori", ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti. Obama ha poi voluto ricordare che "una delle cose che distingue l'America e ci rende eccezionali è proprio il nostro desiderio di andare avanti e soprattutto di imparare dai nostri errori". "Faremo il nostro meglio - ha assicurato - e soprattutto tutto il possibile affinché tutto questo non avvenga mai più e per fermare la morte di innocenti vittime". "L'esempio di Giovanni - ha concluso Obama - riflette l'impegno degli italiani, nostri grandi alleati ed amici, per la sicurezza e la dignità delle persone nel mondo".

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