(foto LaPresse)

Gli angeli di Boris Johnson

Redazione

Il motore straniero dell’Nhs che aiuta Londra a sconfiggere il virus

Il primo discorso pronunciato da Boris Johnson dopo essere stato dimesso dal St Thomas’ Hospital di Londra, dove era stato ricoverato la scorsa settimana – il premier britannico era risultato positivo al coronavirus e le sue condizioni erano peggiorate tanto che ha trascorso tre notti in terapia intensiva – è stato unificante e riguardoso. Il premier, nel fare gli auguri di Pasqua ai cittadini, ha ringraziato tutti con parole calorose e concilianti. Era commosso, ha detto grazie a tutti per gli sforzi e i sacrifici e soprattutto ha detto grazie al Servizio sanitario nazionale, all’Nhs, “il bene più prezioso” del Regno Unito, al quale tutta la nazione deve adesso “fare da scudo” rimanendo a casa. Boris Johnson ha ringraziato tutti coloro che lo hanno curato, vegliato, e in particolare ha ringraziato due infermieri: Jenny dalla Nuova Zelanda e Luis dal Portogallo che sono rimasti al suo fianco “ogni secondo”. “Io so – ha detto il premier – che in ogni angolo del paese ci sono altre persone che lavorano con la stessa cura, la stessa dedizione e la stessa precisione di Jenny e Luis” ed è per questo che la Gran Bretagna potrà sconfiggere il coronavirus. “Lo sconfiggeremo insieme. Vinceremo perché l’Nhs è il cuore pulsante del nostro paese, è il meglio del nostro paese”.

 

Questo cuore pulsante, questo fiore all’occhiello che il premier ha definito inespugnabile, è una grande tela anti Brexit, composto da 153 mila dipendenti stranieri (su un totale di un milione e duecentomila) di cui 65 mila sono europei. L’Nhs è uno dei tessuti più eterogenei del Regno e in questo periodo di battaglie si sta rivelando una risorsa essenziale. Lo ha dovuto riconoscere anche una super brexiteer come il ministro dell’Interno Priti Patel che la scorsa settimana ha annunciato che i permessi di lavoro in scadenza a ottobre per gli operatori sanitari saranno rinnovati, così potranno concentrarsi “nella lotta contro il virus”. Il Covid-19 sembra aver messo uno dei pilastri della Brexit sotto sopra. Cosa ne sarebbe del prezioso Nhs se il sogno brexitaro si realizzasse? Cosa ne sarebbe senza Jenny e Luis?

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