Gianluigi Aponte (Ansa)

editoria

La crociera del Secolo XIX. I piani e i conti di Aponte l'editore

Giampiero Timossi

Il proprietario di Msc ha acquisito il giornale di Genova, che si prepara ad accogliere nuovi giornalisti e a cambiare pelle. Sarà un quotidiano focalizzato sul mondo dello shipping

Il Comandante ha conquistato anche un giornale. Meglio, per il momento se l’è comprato: Gianluigi Aponte, 83 anni, proprietario di Msc, è il nuovo editore del Secolo XIX e questo già si sa. Base d’asta “15 milioni di euro”, è la richiesta che John Elkann aveva trasmesso al suo braccio armato, Roberto Scanavino, amministratore delegato di Gedi, gruppo che dopo la cessione della testata ligure detiene solo due giornali, la Repubblica e la Stampa. 


Cifra quasi rispettata, closing fissato a 14 milioni, che sono tanti, ma non fanno la differenza per chi come l’armatore napoletano ha già messo nel carrello della spesa Grandi navi veloci e Italo, i Rimorchiatori mediterranei (con base a Genova), le compagnie di trasporto merci su rotaia e su gomma, i traghetti del Golfo di Napoli. Inoltre Aponte è a un passo dall’Aeroporto di Genova e potrebbe aggiudicarsi anche Ita Airways. Msc è numero due al mondo nelle navi cargo e tra le prime compagnie di crociera al mondo: conclusi gli ultimi vari avrà una flotta di circa 150 unità, più del triplo della Marina militare italiana, giusto per spiegare subito quale sia la forza di fuoco dell’imprenditore che da anni ormai risiede in Svizzera (è  il secondo uomo più ricco della Confederazione), sul lago di Ginevra.


Nella trattativa che gli ha portato in dote Il Secolo XIX non ci sarebbero stati rilanci eclatanti, anzi, alla fine le pretese torinesi sarebbero pure scese, restando comunque in doppia cifra, “per un giornale che nel 2024 perderà 4 milioni di euro, che vende 21 mila copie con una discesa annua prevista sul 10 per cento e che sicuramente dovrà investire sul digitale, considerato che oggi questa voce non supera il 10 per cento del fatturato. Esattamente la stessa percentuale del numero di copie perse ogni anno in edicola”, racconta chi ha partecipato alla trattativa. I giornalisti, al termine della ristrutturazione prevista per metà estate, resteranno 61. Ma il sindacato interno del giornale (il cdr) così come quello regionale e nazionale hanno già detto chiaro e tondo che la “priorità è mantenere gli attuali livelli occupazionali”, mentre la narrazione cittadina già racconta (fondate) novità: “Sono sei mesi che il gruppo Msc lavora al progetto, tanto che sono state organizzate minicrociere per selezionare nuovi giornalisti, i quadri dirigenti in particolare, quelli che saranno l’ossatura del nuovo modello di quotidiano”. Dunque, come se non bastasse, oltre ai 61 giornalisti in organico il Secolo XIX battente bandiera Msc imbarcherebbe un’altra ventina di reporter specializzati. Meglio dell’Arca di Noè viste le vacche magre della carta stampata.


Perché un armatore voglia fare anche l’editore al momento non è chiarissimo. Ai notabili di Genova e della Liguria il Comandante ha spiegato che “sarà un quotidiano di alto livello, autorevole e indipendente”. Alzare il livello non è affatto male in una città come Genova dove i commerci del porto e non solo raccontano purtroppo che il basso cabotaggio non è il male peggiore. C’è dell’altro: “Sarà un nuovo modello di quotidiano, che avrà come focus essenziale e prioritario il mondo dello shipping, un giornale nazionale e internazionale, in grado di essere competitivo con Lloyd’s List, che però è online e non un quotidiano cartaceo”. Quanti possano essere interessati all’argomento è una bella scommessa, si spera più dei 21 mila lettori rimasti legati al Secolo XIX.

Claudio Burlando, oggi semplice iscritto al Pd, ma ex governatore della Liguria e già ministro dei Trasporti e della Navigazione, conosce Aponte da una ventina d’anni. Spiega con garbo: “Il Secolo, i giornali in generale, sono anche luoghi di confronto che vanno tutelati. So, anche per le mie esperienze romane, che le pagine di marittimo di questa redazione sono probabilmente le migliori e di certo le più seguite a livello nazionale. E considerate le altre attività del comandante credo proprio che lo shipping sarà al centro del suo nuovo progetto editoriale”. Che la crociera del Secolo abbia inizio.
 

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