Stiamo entrando in una foresta in fiamme con l’aumento dei tassi di interesse, un’inflazione oltre l’8 per cento negli Stati Uniti e oltre il 6 in Europa, una brusca frenata del tasso di crescita con un debito cumulato di oltre 2.700 miliardi. Proposte per cambiare rotta
Poco più di due anni fa avvertimmo con un’intervista il governo dell’epoca (Conte 2) che un paese come il nostro, con un debito molto alto (2.400 miliardi di euro) e con una crescita economica che da 25 anni non superava l’1 per cento l’anno, non poteva indebitarsi ulteriormente. Eravamo da due mesi alle prese con la fase iniziale della pandemia, eravamo già entrati nel lungo lockdown e mille paure angosciavano milioni di italiani tranne i cosiddetti No vax. Ebbene in quei momenti avvertimmo la necessità di richiamare l’attenzione delle forze politiche e del governo a un rischio grave che nello spazio di alcuni anni avrebbe portato l’Italia a sottostare alla dittatura dei mercati finanziari.
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