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Editoriali

Sull'ambiente c'è un guaio tecnologico

Redazione

La transizione ecologica resta senza “neutralità”. Un pasticcio da risolver

Le Camere hanno in discussione l’approvazione del documento di impostazione generale della transizione predisposto dal “Comitato interministeriale per la transizione ecologica”. Nell’ultima versione trasmessa, rispetto alla stesura iniziale, è sparito il riferimento al principio della neutralità tecnologica. Neutralità tecnologica significa “non importa di che colore è il gatto purché acchiappi i topi”. Nel caso specifico, il topo da acchiappare sono i gas climalteranti che possono essere ridotti con varie tecnologie. Il secondo principio che dovrebbe valere è che si parta quindi con le tecnologie che costano meno e sono più efficienti. Utilizzando questi due princìpi per esempio il governo olandese ha messo all’asta circa 5 miliardi di incentivi che sono andati per due miliardi alle fonti rinnovabili e per due miliardi a progetti di “carbon sequestration” associata alla produzione del cosiddetto idrogeno blu. Progetti presentati, fra gli altri, da compagnie petrolifere e raffinerie. Esclusi del tutto i progetti di idrogeno verde da fonti rinnovabili perché troppo cari, nonostante fossero stati collocati dalla gara in una fascia di prezzo più bassa.

 

Il governo norvegese si presta a fare qualche cosa di simile. Perché invece in Italia la neutralità tecnologica è stata eliminata, nonostante sia contenuta anche nei documenti europei? Alcuni ministeri l’hanno ritenuta “divisiva”. In altre parole, il colore del gatto non può essere indifferente e se il gatto più bravo nel catturare il topo è di un colore che non mi piace, lo escludo. Preludio a un prossimo, inutile spreco di quattrini e di scarsa efficacia delle misure adottate. Con la pretesa di decidere quali tecnologie adottare non secondo princìpi di oggettiva efficacia, ma secondo le preferenze e i tic delle diverse parti politiche. Come dimostra anche il caso dell’energia nucleare, ridurre veramente i gas serra sembra per alcuni un obiettivo secondario rispetto allo schierarsi a favore di questa o di quella filiera tecnologica. Alla faccia del buon senso e della lotta al riscaldamento globale.

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