(foto Ansa)

editoriali

Briglie da sciogliere

Redazione

La fiducia dei consumatori in Ue raggiunge cifre record. Strade da seguire

A maggio l’indice di fiducia dei consumatori è già cresciuto di tre punti su aprile, riportandosi ai livelli pre pandemia nell’Unione europea, e al di sopra nella zona euro. Per la matematica si tratta di un meno 5,1 punti contro i meno 8,1 di aprile, rispetto a previsioni degli analisti di meno 6,8 punti. Ciò che conta però è il trend che oltre a riportare la fiducia all’era precedente il coronavirus segnala due cose: la prima è che rispetto al maggio di un anno fa, all’uscita dal primo lockdown, le persone vedono una prospettiva diversa: anche allora crollavano i contagi, cessavano le restrizioni e si andava verso l’estate, ma la fiducia segnava in Europa meno 19,5 punti con l’Italia al minimo storico. La seconda cosa è che l’allentamento delle misure restrittive sui bilanci e la politica espansiva della Banca centrale europea funzionano.

 

Quanto al volume di affari delle imprese, il ritmo di crescita riferito sempre ieri dall’agenzia Reuters è il più veloce da tre anni a questa parte. Sottotraccia iniziano i primi contrasti tra governi rigoristi (Olanda soprattutto) e pro sviluppo. La presidente della Bce Christine Lagarde e il suo vice spagnolo Luis de Guindos ripetono che è ancora troppo presto per tornare a politiche restrittive. Mario Draghi pochi giorni fa ha ricordato che il 3 marzo la Commissione Ue ha comunicato la fine della disattivazione delle clausole su deficit e debiti solo quando l’economia europea sarà tornata al livello pre crisi. Ma ha aggiunto che “è fuori discussione che le regole dovranno cambiare, ed il dibattito che occuperà tutto il 2022 non è ancora partito”. Anche perché il 26 settembre ci saranno le elezioni in Germania che produrranno il dopo Merkel e forse un colore diverso della politica tedesca. Intanto si consolida su molti fronti l’asse tra Draghi ed Emmanuel Macron: con il presidente francese anche lui convinto che l’occasione non possa essere sprecata e che le briglie al cavallo vadano lasciate sciolte finchè serve, e magari anche oltre.

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