(Lapresse)

Stellantis, Foxconn e la svolta tra old e new economy

Redazione

Dalle macchine agli smartphone: Carlos Tavares e Young Liu annunciano una joint-venture per il futuro

L’alleanza tra Stellantis e Foxconn, maggior produttore mondiale di componenti elettrici ed elettronici quotato a Londra e Taiwan, anticipata ieri e che oggi verrà annunciata dai capi azienda Carlos Tavares e Young Liu, ambisce ad andare al di là degli accordi tra aziende di auto e di batterie. Più che di forniture si tratta di una joint venture paritaria in una nuova azienda che intende sviluppare e produrre auto elettriche e connesse mirando al cosiddetto Internet of Vehicles (IoV). Il cuore interattivo delle auto moderne, il display, diventa un hub che dialogando con altri milioni di simili costituisce una delle nuove reti che avvolgono il pianeta.

 

 

Reti in movimento, collegate a uno o più smartphone e relative app (Foxconn è storico partner di Apple per la produzione degli iPhone). A molti sembrava un ossimoro: l’auto, simbolo della old economy e basata su hardware, poteva mai conciliarsi con la new economy, basata sul continuo sviluppo di software? L’accordo Stellantis-Foxconn sembra abbattere la barriera tra old e new economy, nel nome di un mercato di miliardi di dati sempre più globale e profittevole. E, come si è appena visto in un altro campo, la medicina, molto utile, anzi salvifico.

 

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