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I lavoratori tornano in piazza contro il ridimensionamento di Alitalia

"In audizione non si è affatto parlato di lavoro. Come se la newco che intendono metter in piedi non prevedesse capitale umano"

Francesco Cocco

All’indomani dell'audizione alle Commissioni riunite Trasporti e Attività produttive della Camera del presidente di Alitalia Francesco Caio e dell’amministratore delegato Fabio Lazzerini, tornano in piazza a Roma i lavoratori della compagnia. Resta fermo il no a ogni ipotesi di ridimensionamento aziendale. "In un mercato che cresce ridimensionare l'azienda significa morire", dice un dipendente. "Ieri, in audizione, di lavoro non si è affatto parlato. Come se la newco che intendono metter in piedi non prevedesse capitale umano. Oggi invece siamo qui a rappresentare proprio le sue istanze", sostiene un altro lavoratore.

 

"Caro Draghi la nostra competenza vi fa volare la vostra incompetenza ci fa morire", "l'Alitalia non si tocca", "l'orgoglio di un paese è la bandiera nei propri cieli". Sono questi alcuni dei messaggi scritti sui cartelli dei lavoratori del trasporto aereo che questa mattina hanno manifestato in piazza San Silvestro, per poi spostarsi fino a piazza del Popolo e concludersi davanti a palazzo Chigi. "Il dato principale di oggi è che siamo ancora qui, uniti, lavoratori di volo, di terra e di manutenzione. Oggi abbiamo fatto una richiesta di incontro al governo ma non ci stanno rispondendo", dice un lavoratore di Alitalia. 

  

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