Boccuzzi lascia il Fitd e sfata i luoghi comuni sulle crisi bancarie
“Che lo stato abbia pagato il costo più elevato per i dissesti è una leggenda”. Parla il dg del Fondo interbancario
Negli ultimi sei anni ci sono state in Italia 16 crisi bancarie e il loro costo è stato rilevante: circa 43 miliardi di euro, di cui 22,5 miliardi a carico del settore pubblico e 20,5 miliardi a carico di quello privato. Se si escludono, però, le garanzie – non ancora escusse – che il governo ha concesso nell’ambito dell’intervento in favore delle due banche venete (12,4 miliardi), il contributo del settore privato ai dissesti bancari è stato superiore rispetto a quello del pubblico. In particolare, 8,5 miliardi è lo scotto pagato dagli azionisti e dai possessori di obbligazioni subordinate e a circa 12 miliardi ammonta l’esborso a cui hanno fatto fronte il sistema bancario e altri soggetti privati. “Questo dato sfata il luogo comune secondo cui lo stato ha pagato il costo più elevato per le crisi degli ultimi anni, un ciclo che si è verificato dopo la grande crisi finanziaria del 2008, ma soprattutto successivamente alla riforma bancaria europea con le direttive sul risanamento e la risoluzione delle banche”, dice al Foglio Giuseppe Boccuzzi, che da pochi giorni ha concluso il mandato di direttore generale del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd).
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