“Usare la tecnologia per un catasto più efficiente, dare più autonomia all’Agenzia delle entrate e varare la riforma della giustizia tributaria”, dice l'ex consulente dei governi Monti e Renzi
Su una cosa hanno ragione Fratoianni e Orfini: in Italia la patrimoniale è diventata una parola impronunciabile. È un po’ come il Mes, un terreno ideologico su cui è difficile ragionare senza essere accusati di voler mettere le mani sui risparmi degli italiani o, all’opposto, di proteggere i capitalisti. Eppure, la scorsa estate un’ottantina di milionari – tra questi Tim Disney – hanno detto “per favore tassateci” per combattere gli impatti del Covid che stanno alimentando le diseguaglianze sociali. “A differenza di decine di milioni di persone in tutto il mondo, non dobbiamo preoccuparci di perdere il nostro lavoro, le nostre case o la nostra capacità di sostenere le famiglie… Quindi, tassateci, tassateci, tassateci”. Quest’appello ha avuto un forte impatto mediatico e, probabilmente, si è insinuato come un tarlo nelle menti di chi pensa sia giunta l’ora di fare qualcosa di sinistra.
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