Lavorare meno, pensionare prima. Le idee fisse e sbagliate della Catalfo
Il rischio è che le ricette del ministro del Lavoro riducano la competitività delle imprese e facciano aumentare la disoccupazione
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Sul decreto Dignità il governo preferisce il "piano Catalfo" al "piano Colao"
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Così Mimmo Parisi si approva da solo il bilancio (e i rimborsi spese) di Anpal
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L'insostenibile inadeguatezza di Mimmo Parisi alla guida di Anpal. Parla Gribaudo
Si sapeva che sarebbe andata a finire così. Mario Draghi fa un discorso tutto centrato sui giovani e sul “debito buono”, cioè utilizzato per aumentare la produttività ad esempio nel capitale umano, nelle infrastrutture e nella ricerca, e chi è al governo prima lo sommerge di elogi e applausi e poi fa l’esatto contrario. Per poter accedere ai 209 miliardi di trasferimenti e prestiti messi a disposizione dall’Unione europea, si sa che bisogna produrre piani e progetti. In mancanza di idee nuove, il governo sta pensando così di riproporne di vecchie che neppure hanno avuto un buon esito. Il piano per l’occupazione del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, da inserire nel più ampio Recovery plan che il governo dovrà presentare in autunno a Bruxelles, si basa su due pilastri, che poi sono due slogan che piacciono ai sindacati: riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario (lavorare meno, lavorare tutti!) e staffetta generazionale (gli anziani in pensione, i giovani al lavoro!).
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- Luciano Capone
Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali