Il coraggio di una nuova flessibilità
La rivoluzione del lavoro passa dai nuovi contratti. Un’idea “smart” di Bonomi
-
I soldi Ue per far crescere l'Italia, non i sondaggi. Viva il partito del pil!
-
Patuanelli 4.0: meno Pomigliano, più Confindustria
-
Cosa serve ai lavoratori? Un patto diverso tra sindacati e imprese
-
“Usiamo il Mes per portare medici nelle scuole”. Parla Valeria Fedeli
-
Il grande balzo in avanti è possibile
-
Poche idee e ben confuse
Confindustria chiede un cambiamento nientemeno che rivoluzionario per i contratti di lavoro. Lo scrive il presidente Carlo Bonomi in una lettera alle associazioni interne con cui sancisce la piena ripresa delle attività. Sì, non hanno mai chiuso quest’anno e quindi mai interrotto il presidio associativo, ma insomma se adesso si tratta di avviare una stagione nuova di relazioni industriali vale la pena usare un po’ di parole grosse. La rivoluzione cui si mira non è ben spiegata per la verità, ma succede sempre così con i grandi sommovimenti: l’importante è dare avvio ai moti rivoluzionari poi si vedrà che strada prendere. Difficile che i sindacati e la politica seguano il vessillo confindustriale sulle barricate, anzi, ben più probabile che mandino avanti la controrivoluzione in corso da anni, quella tradotta nel decreto “Dignità” e nello svuotamento del Jobs Act. Ma forse stavolta Confindustria ha qualche buona carta.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE