I soldi Ue per far crescere l'Italia, non i sondaggi. Viva il partito del pil!
Ricerca di visione del governo, diffidenze della maggioranza e incapacità dell’opposizione, incertezze tra gli industriali. Cinque ragioni per cui resta inascoltato il cuore pulsante del paese
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Gli sguardi del Consiglio europeo
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I sovranisti spara-balle
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I tre trucchi di Michel per la svolta sul Recovery fund
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Rutte sostiene più Conte che la Commissione europea
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I tre anni di ottimismo che ci aspettano, grazie alla nuova Europa
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"Meglio le condizionalità di Rutte che il populismo di Quota 100", dice Marattin
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Oltre la sfida solidali vs frugali, c'è una nuova Ue con equilibri tutti diversi
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Le 150 mila balle di Salvini su quota 100
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Il coraggio di una nuova flessibilità
Il weekend di passione vissuto al Consiglio europeo ha avuto l’effetto di ricordare al nostro paese tutte le ragioni per cui gli stati del nord Europa nutrono ancora oggi diffidenza nei confronti dell’Italia. E in estrema sintesi si può dire che la radice della diffidenza ha più o meno queste motivazioni: il problema non sono i soldi che verranno dati a paesi già molto indebitati, ma il problema è se i soldi che arriveranno dall’Europa verranno usati per migliorare i sondaggi dei partiti al governo o per migliorare gli indicatori economici di quel determinato paese. Sintesi ancora più estrema: un conto è usare i miliardi del Recovery fund per finanziare nuove Quota 100, un altro è usare quei miliardi per costruire riforme strutturali.
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- Claudio Cerasa Direttore
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.