Secondo l'Ocse il tasso di disoccupazione quest'anno salirà al 12,4 per cento. L'invito a rivedere il reddito di cittadinanza e i limiti alla proroga dei contratti a termine introdotti nell'èra gialloverde
“La disoccupazione in Italia dovrebbe raggiungere il 12,4 per cento a fine 2020, cancellando quattro anni di lenti miglioramenti”: è il dato più drastico del Rapporto sull’occupazione diffuso oggi dall’Ocse, l’organizzazione dei paesi ad economia di mercato con sede a Parigi. “Ma in caso di una seconda ondata pandemica a ottobre-novembre, la disoccupazione aumenterebbe ulteriormente, con il rischio concreto di restare strutturalmente a livelli elevati nel medio e lungo periodo”. Prima della pandemia il paese era riuscito a portare la disoccupazione al di sotto del 10 per cento (il 9,8 a dicembre 2019), un livello non esaltante; ma la previsione è ora di un 26,5 per cento di aumento di disoccupati. Un quarto della popolazione attiva. E visti così quei due punti e mezzo in più assumono un valore drammatico.
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