Tutte le balle sulle condizionalità. Il boomerang del rinviare scelte urgenti. E poi qualche idea su come spendere i soldi europei. Manifesto (anche con Tria e Padoan) per il sì al Mes
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Perché le balle dei populisti sul Mes alimentano un sentimento di sfiducia sull'Italia
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Due populismi, due diversi no al Mes. E al centro c'è sempre l'euro
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"Abbiamo bisogno" del Recovery fund. Gentiloni chiede all'Italia di approvarlo prima della pausa
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Accettare i fondi europei per liberarsi dalla zavorra della propaganda sovranista
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La Catalogna vuole il Mes
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Lega e M5s: i voltagabbana non puzzano più
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Sveglia: l'alternativa al debito è possibile
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La svolta che serve oltre la Cig
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Ecco perché servono Mes e condizionalità
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"È il Pd che non vuole l'accordo sulle regionali", ci dice Crippa (M5s)
Nel dibattito pubblico il Meccanismo Europeo di Stabilità si aggira come la miccia di un esplosivo: l’innesco di un redde rationem sempre imminente, sia tra le forze che compongono la maggioranza di governo sia tra i partiti dell’opposizione. Sullo sfondo, lo spettro-Grecia, con l’evocazione della Troika e delle rigidità di quella gestione, ma anche, in trasparenza, gli accenti retorici di una narrazione europeista oscillante tra gli ipertecnicismi asettici da burocrati e l’entusiasmo fideistico dei tifosi del “vincolo esterno”.
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