Bruxelles, Ursula von der Leyen durante una sessione plenaria al Parlamento europeo

Quando funziona l'asse tra Pd, M5s e FI

Redazione

Congelato il valore capitale dei Btp. Un successo della maggioranza Ursula

In una lunga seduta notturna del Parlamento europeo dedicata ai movimenti di capitale e alle banche nella fase post Covid, la delegazione italiana ha raggiunto un successo rilevante ottenendo la neutralizzazione del valore dei Btp (e ovviamente degli altri titoli di stato) in portafoglio a istituti di credito, fondi, assicurazioni e gestori anche nelle operazioni di trading.

  

Tradotto, significa che i contraccolpi economici della pandemia non produrranno svalutazioni di capitale, se non in forma ammortizzata. Senza dimenticare il fondamentale contributo della Bce nel tenere bassi gli spread, contributo che fin qui ha prodotto acquisti più sensibili di obbligazioni italiane rispetto a tutti gli altri paesi dell’Eurozona.

 

E’ importante vedere grazie a chi il risultato all’Europarlamento è arrivato. Il ruolo centrale lo hanno avuto Irene Tinagli, del Pd, presidente della commissione Economica e monetaria; Antonio Tajani, di Forza Italia (di cui è il numero due); Fabio Massimo Castaldo del M5s, uno dei vice di David Sassoli alla presidenza dell’Europarlamento. Con l’assistenza tecnica della Banca d’Italia e della rappresentanza presso la Ue dell’Abi, l’Associazione bancaria.

 

La neutralizzazione dei titoli pubblici avverrà al 100 per cento nel 2020, evitando del tutto il cosiddetto rischio Italia nei portafogli, al 70 nel 2021, al 40 nel 2022. Uno scudo che naturalmente sarà duraturo quanto e se da parte sua il governo darà segnali di voler sul serio contenere il debito, passata la fase attuale. Stesso discorso per lo scudo della Bce.

 

Nel frattempo però rassicura che lontano dalla mischia e dalla propaganda interna italiana, a Bruxelles il Pd e Forza Italia diano prova concreta del loro europeismo, e che i 5s siano della partita, con un europeista convinto come Castaldo e non con un Dibba qualsiasi. E che tutti quanti si siano basati sulla collaborazione tecnica di Bankitalia e dell’Abi, organismi contro i quali qui si istruiscono commissioni d’inchiesta. Magari per le cose che contano Bruxelles è un posto migliore di Roma. O magari una collaborazione istituzionale basata sulla competenza “è” l’interesse nazionale, e non il contrario come vorrebbero far credere i mille slogan sull’Euroburocrazia.

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