I due grandi scontri di civiltà dietro l'operazione Intesa-Ubi
L’operazione finanziaria più attesa dell’anno ha aperto un conflitto tra visioni del mondo diverse. Girotondo tra economisti
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Mossa a sorpresa di Intesa Sanpaolo su Ubi: offerta da 5 miliardi
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L'assalto di Intesa a Ubi e la morte di Flavio Bucci
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Gestire la ricchezza è l'unica scelta per una banca in un paese che non cresce
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Con il blitz su Ubi, Intesa lancia la sfida a Generali nelle assicurazioni
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Perché l'operazione Intesa-Ubi lancia anche la leadership di Cimbri
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Si può fare sistema anche senza politica
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Intesa-Ubi è l'inizio di una trasformazione. Parla Caselli (Bocconi)
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La variabile politica nel risiko bancario
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L'operazione Intesa-Ubi è uno stress test anche sul coraggio della finanza
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La grande Intesa
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Intesa-Ubi, il problema dei “pattisti” non è il virus ma Bpm che si defila
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Cosa c'è in ballo nella sfida finale lanciata da Intesa su Ubi
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Ci sono rilievi Antitrust sull'operazione Intesa-Ubi
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Fase 2 bancaria
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Alla ricerca della liquidità perduta: una Pmi su due non ha ancora ricevuto un euro
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Perché l'asse tra Mustier e Del Vecchio cambierà i colori di tutta la finanza
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Intesa-Ubi è anche una battaglia culturale
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Lo stato non basta: Mattarella ricorda a tutti che senza il mercato non si riparte
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Mattarella ricorda a tutti che c'è il mercato
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Nella caverna di Savona
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Cosa ci dice la nuova sfida di Intesa nell'investment banking
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Il modello coop è al capolinea, ma per Cattolica è anche un bene
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Una nuova e positiva stagione bancaria
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Perché il Garante Antitrust si occupa (male) di fisco Ue e non di concorrenza?
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Come dall'operazione Intesa-Ubi può nascere il terzo polo bancario
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No alle derive dello stato azionista. Parla l'ad di Banca Carige
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Intesa-Generali-Mediobanca-Unipol: un quadrilatero finanziario
Milano. “L’operazione Intesa-Ubi per un verso coglie l’orientamento della Bce favorevole ad avere in Europa banche di grandi dimensioni e per l’altro si rivela problematica rispetto all’idea di privilegiare nel nostro paese un sistema di pluralismo bancario che, come noto, facilita la concorrenza. Siamo in presenza di un caso in cui si riflettono le contraddizioni di questo particolare momento storico e che lascia intravedere un potenziale conflitto istituzionale tra organismi europei e nazionali”. Francesco Capriglione, dopo trent’anni di esperienza in Banca d’Italia e altrettanti d’insegnamento di materie finanziarie all’Università Luiss, dove oggi dirige un master in Regolazione dell’attività dei mercati, riflette su una delle fusioni bancarie (annunciate) più discusse degli ultimi decenni spiegando che la diversa visione emersa tra le autorità di vigilanza (Bce e Banca d’Italia) e di garanzia della concorrenza (Antitrust) non è per forza un fatto negativo perché “il gioco dei contrappesi è fondamentale per trovare il giusto equilibrio in certe situazioni”.
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