Sulla crescita restiamo ultimi in Europa. La (brutta) fotografia dell'Italia scattata dal Fmi
Il Fondo monetario internazionale riconosce gli sforzi del governo che hanno migliorato la fiducia dei mercati nei confronti del nostro paese. Ma non basta. Quindi smonta quota 100 e reddito di cittadinanza
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Eredità di cittadinanza
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Nonostante il rinnovato clima di fiducia intorno al paese legato ai progressi sul fronte delle entrate fiscali e nella gestione prudenziale dei conti pubblici, l'Italia è il paese che cresce meno in Europa da qui ai prossimi cinque anni. Lo dice il rapporto consuntivo annuale curato dal Fondo Monetario Internazionale sul nostro paese, secondo cui il pil italiano nel 2020 farà segnare una crescita dello 0,5 per cento, e un incremento di pochi decimali aggiuntivi per gli anni seguenti. Una performance non proprio esaltante, se si considera che – come scrive il Fmi –, “la materializzazione di choc contrari potrebbe portare a uno scenario molto più debole”.
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