Che cosa dice la lettera della Commissione europea all'Italia

Una richiesta di chiarimenti sul documento programmatico di bilancio 2020 che “non rispetta il parametro della riduzione del debito”. Ma i toni di Bruxelles sono molto più morbidi rispetto a quelli usati col governo gialloverde

Il documento programmatico di bilancio 2020 dell'Italia “non rispetta il parametro della riduzione del debito nel 2020”, avvertono il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis e il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. Con la lettera inviata ieri al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, la Commissione ha chiesto maggiori dettagli sul Draft Budgetary Plan, il documento programmatico di bilancio, per il 2020. Dal governo italiano, Bruxelles vuole ottenere maggiori dettagli “sulla precisa composizione delle variazioni del saldo strutturale e sugli sviluppi della spesa” pubblica previsti nel Dpb: informazioni supplementari sulla bozza presentata la scorsa settimana a cui il governo si prepara a rispondere entro mercoledì. Quella di Bruxelles è una richiesta molto morbida, soprattutto se si fa il paragone con la lettera dello scorso anno, quando l'Ue costrinse il governo Salvini-Di Maio a tagliare 10 miliardi in deficit alla legge di bilancio gialloverde. Gualtieri “risponderà nel merito”, ha detto il ministro degli Affari europei Enzo Amendola ospite di SkyTg24, a quello che è semplicemente un “atto dovuto”, previsto dall’articolo 7 del Regolamento 473/ 2013, che permette all’esecutivo Ue di chiedere ai paesi membri chiarimenti preliminari sui loro progetti di bilancio qualora ravvisi possibili rischi di violazioni del regole comunitarie sui conti pubblici. La lettera è stata inviata anche nel 2014, nel 2016, nel 2017 e nel 2018.

 

Il Dpb italiano, ricorda la Commissione, “prevede una modifica del saldo strutturale nel 2020 pari a un peggioramento dello 0,1 per cento del pil”, una percentuale che “non è all'altezza dell'adeguamento strutturale raccomandato e pari allo 0,6 per cento del pil”. “Questi elementi non sembrano essere in linea con i requisiti della politica di bilancio stabiliti dalla Commissione” conclude la lettera.

     
La richiesta di flessibilità

In merito alla richiesta dell'Italia di una maggiore flessibilità, “la Commissione europea, e successivamente il Consiglio, procederà a una valutazione approfondita della domanda, tenendo conto dei criteri di ammissibilità”, scrivono i commissari Ue, “considerando i criteri di eligibilità”. La Commissione “prende nota della richiesta dell'Italia nel documento programmatico di bilancio di fare uso della flessibilità prevista dal braccio preventivo del patto di stabilità per tenere conto dell'impatto sul bilancio di eventi eccezionali”. 

   

Chiarimenti anche dalla Spagna

La Commissione attende nuovi chiarimenti in merito al piano di bilancio anche dalla Spagna. in un'analoga lettera, Bruxelles ha avvertito il governo di Madrid che comporta un “rischio significativo” di deviare dall'aggiustamento fiscale richiesto dalla Ue per il 2020.